Agsm-Aim, nuovo polo anche senza Ascopiave: partner industriale cercasi
La frase più importante sta quasi alla fine della nota delle multiutility di Verona e Vicenza: «A Roland Berger, l’advisor industriale selezionato congiuntamente da Agsm ed Aim, oltre che ai rispettivi advisor legali, è stato chiesto di individuare un partner industriale in grado di supportare il nostro disegno di crescita. I risultati saranno presentati a fine giugno». Ovvero se Hera ha conquistato Ascopiave come partner, Agsm-Aim vanno comunque avanti nel loro progetto del polo delle multiutility, dopo la lettera d’intenti firmata in febbraio dai sindaci Sboarina e Rucco.
«Tra le possibili opzioni di crescita Agsm ed Aim hanno valutato anche la possibilità di una integrazione con Ascopiave, ma prendiamo atto che le condizioni richieste dalla stessa non erano accettabili, anche in considerazione del progetto industriale alternativo in fase di definizione che ha l’obiettivo di creare il primo player del Veneto e che sarà anche in futuro disponibile a valutare possibili forme di collaborazione con altre aziende, Ascopiave compresa – recita la nota – Il progetto industriale in corso di affinamento si basa sull’idea di coniugare la crescita dimensionale delle aziende con il mantenimento di un forte presidio e collegamento con il territorio salvaguardando la storia e l’identità di Verona e Vicenza costituendo la “Multiutility del Veneto” e rendendola protagonista di un percorso di potenziale sviluppo su scala regionale ed extra-regionale. Agsm e Aim hanno infatti l’ambizione di perseguire una strategia proattiva di sviluppo ponendosi in prima linea per diventare la più importante multiutility del Triveneto».
«La multiutility del Veneto si candida a diventare il quarto polo industriale di rilievo su scala regionale del nord Italia (insieme ad IREN, A2A ed Hera) – si legge nella nota congiunta diffusa dalle aziende -. I cittadini di Verona e Vicenza potranno beneficiare della modernizzazione e della crescita dell’azienda tale da assicurare i migliori standard di qualità dei servizi e più investimenti sul territorio. Il miglioramento dell’efficienza aziendale, la riduzione dei costi, consentiranno di usufruire di tariffe più competitive, scongiurando aumenti tariffari. Il legame con l’azienda del territorio verrà mantenuto inalterato a fronte di una impresa che assumerà rilievo a livello nazionale. La nuova Multiutility del Veneto assicurerà la difesa degli attuali posti di lavoro, creerà nuove opportunità di occupazione, porterà a sviluppare nuovi percorsi di crescita per gli attuali dipendenti ed abiliterà un processo di modernizzazione organizzativa attraverso il miglioramento e l’innovazione delle modalità e dei luoghi di lavoro. La crescita dell’azienda genererà infine nuove opportunità per alimentare l’indotto locale di natura industriale e artigianale delle aziende di servizi oltre che per lo sviluppo delle relazioni con il settore non profit».