Tempesta Vaia, in arrivo 232 milioni per la ricostruzione
È in arrivo la prima tranche dei 232 milioni destinati al rimborso dei danni causati dalla tempesta Vaia, che a fine ottobre 2018 ha messo in ginocchio la Regione Veneto. I primi interventi attesi riguarderanno la viabilità, la difesa dei centri abitati dal rischio valanghivo e idrogeologico. Seguiranno interventi alle reti infrastrutturali e sui singoli comuni come nel caso del lago di Alleghe, in provincia di Belluno per il quale, complessivamente, sono previsti interventi per 8 milioni di euro.
«Apprendo con soddisfazione della pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto del presidente del consiglio dei ministri, che assegna le risorse finanziarie relative a tutti i danni provocati dalla tempesta Vaia – sottolinea Luca Zaia, presidente della Regione del Veneto, in veste di commissario per il maltempo di fine ottobre 2018 – questo si traduce nel fatto che, formalmente, 232 milioni di euro stanno per entrare nelle casse regionali. Il primo 30 per cento è atteso a giorni, direttamente dal Dipartimento di Protezione Civile. Risorse che daranno respiro ai 350 cantieri che abbiamo previsto di attivare da qui a fine settembre, come previsto nel Piano del Commissario approvato dalla Protezione Civile nazionale la scorsa settimana».
«Nelle casse commissariali – continua il commissario per il maltempo – sono, comunque, già arrivati e disponibili circa 7 milioni di euro dei 13 previsti per il primo sostegno già approvato dal Presidente del Consiglio dei Ministri con Decreto del 21 febbraio scorso. Si tratta di risarcimenti relativi a danni fino a 5.000 euro per i privati e 20 mila per le imprese, che servono a far fronte a lavori urgenti. Con tali risorse daremo risposte a quei cittadini che hanno presentato la domanda per i primi sostegni alle abitazioni principali e alle aziende. Ciò significa poter anticipare risorse direttamente a cittadini e imprese danneggiati dagli effetti della tempesta Vaia anche qualche mese prima della conclusione dell’iter burocratico necessario ai contributi più sostanziosi».