Lavoro a rischio alla Nova Facility di Treviso: «Colpa del decreto sicurezza»
Rischio esuberi alla Nova Facility di Treviso, società che gestisce i servizi alle Caserma Serena di Casier e Zanusso di Oderzo e il centro accoglienza di Vittorio Veneto. L’azienda ha incontrato i sindacati Fp Cgil e Fisascat Cisl lunedì 15 aprile nella sede trevigiana di Assindustria.
Nel vertice è emersa la concreta possibilità di una riduzione dei posti di lavoro tra i 102 operatori dell’azienda. Un taglio che, secondo la Fp Cgil, è dovuto ai tagli causati da cosiddetto decreto sicurezza, che dal primo maggio 2019 taglia i fondi dedicati al sistema dell’accoglienza dei richiedenti asilo.
I sindacati hanno chiesto con urgenza la procedura di applicazione del Fondo di integrazione salariale fino a fine maggio per sostenere il reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività dei dipendenti, e per permettere alle parti sociali di approfondire la situazione e raggiungere un accordo.
Fp Cgil e Fisascat Cisl hanno convocato per venerdì 19 aprile alle ore 12.30 a Treviso e martedì 23, sempre alla stessa ora, due assemblee dei lavoratori per spiegare la vertenza e confrontarsi sulla sua gestione.
«C’è molta preoccupazione per l’impatto del decreto Salvini sul sistema di accoglienza e, in particolare, sui livelli occupazionali – afferma Marta Casarin della Fp Cgil Treviso -. Dal primo maggio cooperative, associazioni e imprese impegnate nel settore subiranno una sforbiciata dei fondi per i servizi offerti, taglio che potrebbe far perdere il posto ai lavoratori trevigiani e che mette a rischio la tenuta dell’intero sistema».
«Ci siamo mossi immediatamente – aggiunge Edoardo Dorella, segretario generale della Fisascat Cisl Belluno Treviso – per gestire la difficoltà di questo momento e richiedere l’attivazione di ammortizzatori sociali che diano risposte ai lavoratori e alle loro famiglie, che stanno vivendo una fase di grande incertezza. Pensiamo a loro, ma anche a coloro che non riceveranno più servizi e professionalità».