Da Ca' Foscari un algoritmo che intercetta le fake news

Un algoritmo per identificare le fake news, prima che si diffondano in rete. È quanto riporta uno studio appena pubblicato sulla rivista scientifica “Acm Transactions on the web” dal team coordinato da Walter Quattrociocchi, ricercatore all’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Il documento propone un algoritmo per intercettare i temi “caldi” potenzialmente polarizzanti e far suonare un campanello d’allarme prima che le fake news prendano il sopravvento. Su Facebook, per esempio, le fake news compaiono nel giro di 24 ore dalla pubblicazione delle news “vere” che distorcono. Il terreno della buona informazione, quindi, va preparato nelle primissime ore durante le quali un tema “a rischio” diventa virale.

«Per chi vuole smorzare i toni evitando di alimentare la polarizzazione su Facebook – spiega Fabiana Zollo, coautrice della ricerca – c’è poco tempo per agire. Il nostro metodo si è rivelato in grado di intercettare gli argomenti suscettibili di disinformazione con un’accuratezza del 77%. Sapendo quali sono gli obiettivi potenziali, giornalisti e comunicatori potrebbero giocare d’anticipo e informare meglio, tenendo conto del rischio elevato».

Un altro esperto nel campo, tanto da potersi fregiare del titolo di «cacciatore di bufale», è David Puente, redattore di Open, il nuovo giornale online di Enrico Mentana, che sarà il secondo ospite di Tempi Moderni, il ciclo d’incontri realizzato dall’Ufficio Progetto Giovani del Comune di Padova con il patrocinio dell’Università degli Studi di Padova. Appuntamento, a ingresso libero, mercoledì 3 aprile (ore 17 – Sala Rossini del Caffè Pedrocchi).

Ti potrebbe interessare