Venezia a pedaggio: dal 1° maggio tassa per entrare in città

Un contributo obbligatorio per tutti i non residenti che mettono piede nel centro storico di Venezia per un giorno. La misura promossa dal comune lagunare si chiama “Contributo d’accesso” ed è stata presentata dal sindaco Luigi Brugnaro e dall’assessore al bilancio Michele Zuin, dopo che la giunta comunale ha approvato il relativo regolamento. La norma, resa possibile dalla Legge di stabilità 2019 che ha ridato agli enti locali il potere di intervenire sulla fiscalità, dovrà passare al vaglio delle commissioni competenti e poi essere approvata dal consiglio comunale.

Niente tornelli su ponti e calli, ma un balzello che dovranno pagare tutti i visitatori che non si fermeranno a pernottare nella città lagunare. Così l’ente prevede di racimolare almeno 30 milioni di euro all’anno aggiuntivi, con cui finanziare le opere di manutenzione della città storica e gli alti costi fissi imposti dalla fisionomia della città d’acqua. Extra-costi che vengono stimati in circa 41 milioni all’anno.

Sono previste alcune eccezioni: esclusi i residenti a Venezia e in tutto il Veneto, ma anche i malati ospitati negli ospedali veneziani, i disabili, i bambini sotto i sei anni, i possessori della card del trasporto pubblico “Venezia Unica”, chi partecipa a competizioni sportive riconosciute dal Coni, . La misura non si somma all’imposta di soggiorno, ma è ad essa complementare: quest’ultima infatti continuerà ad essere pagata da chi dorme nelle strutture ricettive, hotel e bed & breakfast.

La misura entrerà in vigore il primo maggio 2019, con una tariffa inizialmente scontata: 3 euro sarà il costo che i turisti pagheranno fino al 31 dicembre. Poi, dal 1 gennaio 2020, saranno applicati prezzi più alti e differenziati in base all’affollamento previsto in città quel giorno. Entrare a Venezia costerà 6 euro nei giorni ordinari. Ma la tariffa sarà dimezzata a 3 euro nei giorni di “bollino verde” (cioè con basso afflusso di persone), salirà a 8 euro nei giorni di “bollino rosso” (molto affollati) e arriverà a 10 euro nei periodi di “bollino nero”, quando l’affollamento creerà forti criticità.

Ma come funzionerà nel concreto il meccanismo? A farsi carico di raccogliere il contributo d’accesso dai visitatori saranno tutti i “vettori” come compagnie di navigazione, gestori ferroviari, aziende di trasporto pubblico, che saranno sostituti d’imposta per conto del comune. Mentre per poter far pagare le auto private sarà istituita una Ztl, zona a traffico limitato, per chi entra nella città antica attraverso il ponte della libertà.

E dal 2022, ha detto Brugnaro, entrerà in vigore la prenotazione obbligatoria per chi entrerà in città. Ma il funzionamento dei questa ulteriore misura anti-affollamento deve essere ancora definita nei dettagli.

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