Valdastico Nord, il Mit: «Veneto e Trentino presentino proposta unitaria»
Dopo la bocciatura da parte del Consiglio di Stato della delibera del Cipe che approvava il tracciato solo veneto dell’autostrada Valdastico Nord, per l’A31 è tutto da rifare. Il 23 gennaio il ministero dei Trasporti ha convocato a Roma i rappresentanti tecnici della Regione Veneto e della Provincia autonoma di Trento per fare il punto della situazione. Incontro che si è concluso con la richiesta, da parte del dicastero a cui ha la delega Danilo Toninelli, di tornare a parlarne quando i due enti locali avranno una proposta di tracciato comune.
In una nota, il Mit prende atto che la sentenza del Consiglio di Stato ha «sostanzialmente azzerato il progetto della autostrada Valdastico Nord». Nell’incontro tecnico, spiega il ministero, si sono approfondite ipotesi di tracciato che rispondano al dettato della sentenza, cioè una striscia d’asfalto che si colleghi con l’Autobrennero a nord e non termini in un cul de sac, e alla valutazione della proroga della concessione autostradale ad A4 Holding, che da tempo è in regime di proroga, proprio connessa alla realizzazione della nuova autostrada.
Il ministero, si legge nella nota, «ha chiesto alla Regione Veneto e alla Provincia autonoma di Trento di formalizzare e di trasmettere la nuova ipotesi progettuale su cui gli enti territoriali hanno dichiarato di aver trovato un sostanziale accordo». La palla passa dunque (per l’ennesima volta negli ultimi anni) ai due enti locali, che per la prima volta sono entrambi a trazione leghista, dopo l’elezione di Maurizio Fugatti alla presidenza della Provincia autonoma di Trento.