Vicenza, Vescovi scrive ai sindaci: «Non aumentate le tasse locali»
Ha scelto di scrivere personalmente a ciascuno dei 119 sindaci della provincia. Così Luciano Vescovi, presidente di Confindustria Vicenza, ha trasmesso il messaggio che sta a cuore alle imprese beriche: evitare l’aumento delle imposte locali. Il motivo della missiva, inviata il 29 gennaio, è semplice: la legge di stabilità 2019, non prorogando la sospensione del potere degli enti locali di aumentare le aliquote dei tributi, ha di fatto aperto la porta a un rincaro delle tasse.
Vescovi esprime la «forte preoccupazione» dei suoi associati «per l’eventuale aumento della pressione fiscale, che la rimozione del blocco degli aumenti dei tributi locali rende possibile». Poi ricorda che «entro il termine, ormai prossimo, per l’approvazione del bilancio di previsione per il 2019, i Comuni potranno esercitare la facoltà di introdurre una maggiorazione o una riduzione delle aliquote».
La richiesta di Vescovi ai sindaci è «di non prevedere alcun ulteriore aggravio a carico delle categorie produttive, anzi, nei limiti del possibile e ove non abbiate già provveduto, di deliberare riduzioni di aliquota, per evitare che un ulteriore aumento della pressione fiscale, anche locale, favorisca il triste fenomeno dell’abbandono di avviate attività economiche.
È interesse degli stessi Comuni – conclude l’esponente confindustriale – non penalizzare le imprese esistenti sul proprio territorio, per non perdere valore aggiunto e posti di lavoro che ridurrebbe la ricchezza della comunità e le entrate dello stesso ente locale».