Qualità della vita, boom delle province venete: 66 posti recuperati
Ma quanto bene si vive in Veneto? Secondo la classifica de «Il sole 24 ore» tanto. Sempre meglio. Questo quantomeno dicono i dati del ranking che ogni anno esce sulla qualità della vita nelle province italiane. «Solo una classifica»: è il mantra che ripetono politici, sociologi, urbanistici. Ma la verità è che un’occhiata la danno tutti. Facciamo anche noi: di primo acchito a colpire è l’unica notizia non del tutto positiva. Belluno, infatti, è spodestata dal primo posto: scende al quarto, sopravanzata da Milano (e chi dice più che capoluoghi e province “ampie” non possono vincere?), Bolzano e Aosta. Ma si tratta comunque di un ottimo risultato.
Ma se Belluno è abituata a respirare aria buona, non solo per l’alta quota, in classifica, a colpire è l’avanzamento compatto delle altre province venete. In totale recuperati 66 posti. Treviso entra fra le prime dieci, al nono posto (+10), Verona al tredicesimo per uno spettacolare +21, Vicenza al diciasettesimo (+13). E così se Padova e Venezia si inseguono un po’ dietro, rispettivamente al 33 e 34esimo posto, entrambe guadagnano nove posizioni. Anche Rovigo avanza, di sette posizioni: ma qua il ranking è meno lusinghiero: solo 58esimo posto. Come se il Sud del Veneto sia diventato un po’ il Sud d’Italia: visto che la classifica, come sempre, vede il Nord in alto e il Sud in basso. Purtroppo: un’Italia a due velocità.
Come ogni anno la Qualità della vita scatta una fotografia delle città italiane, scegliendo di inquadrare la questione del benessere tramite 42 indicatori suddivisi in sei macro-aree(«Ricchezza e consumi», «Affari e lavoro», «Ambiente e servizi», «Demografia e società», «Giustizia e sicurezza», «Cultura e tempo libero»), riferiti all’ultimo anno appena trascorso.