Piovesana e Finco coi Sì Tav: «Il governo ascolti e volti pagina»

C’era anche una larga fetta di Veneto ai consigli generali degli imprenditori Sì Tav, ospitati dalle ex Officine Grandi Riparazioni di Torino. All’incontro infatti ha partecipato anche Maria Cristina Piovesana, vicepresidente vicario di Assindustria Venetocentro, in rappresentanza dei 3.300 imprenditori padovani e trevigiani associati: «Tav, Terzo Valico, Pedemontana sono opere fondamentali per tenere connessi il Nord Est, il Nord Ovest e l’Italia intera con i Corridoi Europei e il Far East, lungo la Via della Seta.
La Tav – ha aggiunto Piovesana – è anche simbolicamente l’infrastruttura e l’avanguardia di un’Europa connessa, un’Europa dei popoli e non solo economica. Rimetterla in discussione è un colpo mortale alle possibilità di sviluppo del Nord, delle sue imprese, dei suoi occupati a beneficio di tutto il Paese».

Da Finco l’invito a cambiare la manovra

Massimo Finco, presidente di Assindustria Venetocentro, ha ricordato che negli ultimi mesi l’Italia ha assistito a fenomeni come «il flop dell’asta Btp Italia, la frenata del Pil e la bocciatura dell’Ue». Di qui l’appello a cambiare passo: «È tempo che questi segnali, la “piazza virtuale” del mondo produttivo, inducano il Governo a fare i conti con le proprie responsabilità di fronte al Paese. Ad ascoltare, confrontarsi e voltare pagina prima che sia troppo tardi».
Nessuna allusione a Matteo Salvini, vero e proprio convitato di pietra dell’event, ma Finco chiede di «cambiare la manovra nella sostanza, per l’Italia prima che per l’Eurozona, in direzione degli investimenti e degli stimoli alla crescita, unici in grado di scongiurare una nuova recessione e la procedura d’infrazione Ue».

Alessandro Macciò

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