Zambon investe 30 milioni per conquistare il mercato cinese
Il gruppo farmaceutico Zambon, con base a Vicenza, mira a duplicare la produzione di Fluimucil destinata alla Cina, passando da 50 milioni di fiale del farmaco destinate al Sol Levante, e un container in spedizione al giorno, a 350 milioni di fiale e 7 container ogni giorno. Come racconta Il Mattino di Padova, l’accordo con la multinazionale AstraZeneca – che permetterà di raggiungere oltre 7 mila ospedali del Paese – è stato firmato a metà novembre a Shanghai ed è reso possibile da un investimento di 30 milioni di euro sullo stabilimento veneto, l’unico in cui si produce il Fluimucil in fiale.
Il piano di investimento prevede, oltre all’ampliamento dello area industriale di circa 7500 metri quadri, che 120 nuove figure professionali ad alta scolarizzazione si aggiungano agli attuali 288 collaboratori dello stabilimento vicentino. «Per lo più personale diplomato e laureato – spiega Simonetta Bocca, Global head HR, open organization e digital strategy -. Il 70% saranno operatori di linea in produzione con diploma tecnico ad indirizzo chimico e biologico e il 30% laureati in ingegneria, chimica, biologia o in chimica e tecnologie farmaceutiche per laboratori di qualità. Grazie alla partnership di lunga data, Zambon attingerà dagli istituti tecnici locali dalle università del territorio».
La manovra coordinata di Zambon e AstraZeneca renderebbe inoltre la Cina il primo Paese per esportazione dell’azienda farmaceutica e, nei prossimi anni, ad una decuplicazione dei volumi di Fluimucil verso il territorio cinese. «La Cina – spiega al Mattino Andrea Paganelli, Head of industrial business operation – pesa attualmente il 10% del nostro fatturato totale, la cui stima per il 2018 pareggia i 700 milioni del 2017, ed è il nostro primo mercato estero. Alla fine di questa operazione potrebbe diventare il primo mercato in assoluto con un peso superiore al 20%».
Foto tratta dal sito zambon.com