Maker Faire Rome, le 9 invenzioni venete che saranno in mostra
Alla Maker Faire Rome, la cui sesta edizione torna dal 12 al 14 ottobre 2018, ci saranno 9 progetti veneti fra le invenzioni in mostra. La fiera nata come vetrina degli innovatori e “smanettoni” dei fablab italiani – ma che contiene molto altro – darà spazio alla robotica e all’intelligenza artificiale, alle stampanti 3D e ai droni, fino al cibo del futuro e all’economia circolare, con un’area e una mostra tutta dedicata allo spazio (alle porte del 50esimo anniversario del primo allunaggio del ‘69). Ecco i progetti selezionati in rappresentanza dei giovani inventori del Veneto:CycleD, Vira, New Lumifold, Booktilla, SMD Makeblock, Modular Bicycle Tandem Plus, VirtualBob, Connex Desk, SteroKIT.
CycleD, cinture dai copertoni della bici
«CycleD nasce dall’esigenza di trasformare l’unica cosa che inquina in una bicicletta: il copertone» dicono Silvio Potente e Luca Potente di Paseggia (Venezia), che nel 2014 di ritorno in Italia da un lungo viaggio hanno messo in pratica così la loro idea: trasformare i copertoni in cinture da indossare.
«L’ abbandono del processo industriale ed il ritorno ad una filosofia ecosostenibile, diventa il segno distintivo del marchio – spiegano i fondatori –: l’artigianato ne è l’essenza, la manualità ne è la pratica, il riciclo la sostanza. Fuoco, aghi e forbici diventano elementi primari di realtà moderne, dove la manualità ritorna ad essere forma di comunicazione tra l’oggetto ed il suo creatore».
«Cycled prende qualcosa che non ha più un utilizzo e lo porta a vivere in una diversa forma, capendone le potenzialità, ricontestualizzando in un ambiente diverso, un oggetto che ha già terminato la sua prima vita».
Vira, diagnosi precoce del Papilloma Virus
Vira è un dispositivo medicale per la diagnosi precoce del Papilloma Virus Umano (HPV) che permette, attraverso un test rapido e non invasivo, di prevenire il cancro alla cervice uterina e il cancro all’apparato orofaringeo. È un’idea di Martina Frausin, triestina (classe 1992) che ha conseguito la laurea magistrale all’Università Iuav di Venezia in Design del Prodotto e della Comunicazione Visiva e oggi collabora con lo spin-off universitario New Design Vision dello IUAV.
«L’innovazione del test – spiega Frausin – permette di effettuare la diagnosi tramite il prelievo di una minima quantità di saliva ed è in grado di fornire alla paziente una risposta in tempo reale. Il progetto si caratterizza per due componenti: una cartuccia monouso sterilizzata, dedicata al prelievo del campione biologico e un device, destinato alla lettura dello stesso».
New Lumifold, stampante 3D portatile
The New Lumifold è l’evoluzione di un primo progetto Lumifold, presentato alla Maker Faire Rome nel 2013 da Davide Marin, maker e inventore di Montebelluna (Treviso) fondatore di Lumi Industries.
«Basata su un sistema brevettato – spiega il fondatore –, The New Lumifold porta la compattezza ad un nuovo livello ed è la prima stampante 3D che è più piccola del suo volume di lavoro senza compromettere la qualità di stampa. L’ asse Z può raggiungere fino a 25 micron creando parti che con dettagli molto fini. La sua altezza è minore di 5 centimetri quando non in uso ma con un’area di costruzione di 10 per 10 per 10 centimetri».
Booktilla, borraccia a forma di libro
Arriva da Romano d’Ezzelino (Vicenza) la borraccia a forma di libro chiamata Booktilla, progetto nato con l’obiettivo di ridurre lo spreco di plastica e di energia delle bottiglie “usa e getta”. «Booktilla è nata anche e soprattutto per diffondere la filosofia del riuso e del rispetto e attenzione per l’ambiente e una maggiore consapevolezza sull’importanza dell’acqua e di una corretta idratazione» spiegano i fondatori di Sintegy, realtà che produce Booktilla, Manuel Bordignon, Pierluigi Cupri e Chiara Tartaglia.
«La posizione del tappo decentrata su asse orizzontale regala un modo di bere nuovo che ti sorprenderà per la sua comodità – si legge nella presentazione –. Frutto di una continua ricerca, è realizzata con materiali innovativi con funzione antibatterica».
SMD Makeblock, macchina pick and place per montare circuiti
«Stiamo costruendo una macchina Pick and Place per il montaggio dei componenti elettronici SMD sui circuiti stampati» spiegano Gabriela Dudca, 27enne che ha lavorato per anni come attrezzista sulle macchine SMD e ha deciso di costruirne una grazie agli amici del Fablab di Belluno, Lorenzo Pilat, 24enne studente di informatica, e Cristian Dudca, programmatore di 25 anni.
«Abbiamo implementato all’XY Plotter della MakeBlock un piccolo compressore che permette il sollevamento del componente mediante il vacuum. Per pilotare la macchina e adattarla ai comandi nuovi stiamo modificando un software open source che si chiama mDraw, sempre della MakeBlock».
Modular Bicycle Tandem Plus, la bici modulare
L’architetto Gelsomino Turcato di Marostica (Vicenza) è l’ideatore di questa particolare bicicletta modulare, che, promette il suo inventore, «può essere configurata per il trasporto di una o più persone tramite l’immissione di uno o più moduli. I moduli si assemblano in modo semplice con il solo ausilio di poche viti e un avvitatore. Allo scopo di configurare la MB + TP per il trasporto di una o due persone, i tempi per l’accoppiamento o lo smontaggio dei moduli variano da tre a cinque minuti circa».
«I tre moduli (nella configurazione tandem) smontati si possono riporre dentro una borsa; la MB + TP è quindi facilmente trasportabile potendola riporre dentro il bagagliaio di un’autovettura, portarla appresso in treno, bus, aereo, nave… e, dopo l’uso, in mancanza di spazi adeguati, riporla in un ripostiglio dentro il proprio appartamento».
VirtualBob, simulatore di bob da Belluno
Michele D’Amico è nato a Pieve di Cadore, in provincia di Belluno. Diplomato all’istituto tecnico industriale di Pieve di Cadore come perito elettrotecnico, ha maturato negli anni esperienze nel settore dell’automazione industriale e della robotica.
Nello stesso periodo ha praticato lo sport del bob su ghiaccio. Da queste esperienze nasce il progetto “VirtualBob” ancora oggi in via di sviluppo.
Si tratta di un «simulatore di bob – si legge nella presentazione –, creato per dare la possibilità di rivivere un entusiasmante discesa lungo i budelli ghiacciati delle principali piste mondiali, per rievocare inoltre il grande Eugenio Monti, campione olimpico e indiscusso protagonista di questo sport».
Connex Desk, la scrivania su cui prendere appunti
Connex Desk è una scrivania su cui si possono prendere appunti, grazie a una penna a cera cancellabile, e che è pensata per mantenere in ordine lo spazio di lavoro dei creativi, con un sistema per nascondere i cavi dei dispositivi utilizzati. L’ha sviluppata a Treviso Eduardo Otero Rodriguez, che si definisce «un designer che usa un approccio umano per sviluppare i prodotti giusti per le persone».
«Portare una grande scrivania alle esigenze dello spazio moderno – spiega Otero Rodriguez –. Con un design che si adatta alle tue esigenze, creando un ottimo ambiente di lavoro. Connex tiene in ordine i fili con il suo funzionale sistema di gestione dei cavi. Prende appunti con una penna a cera cancellabile e personalizza la tua scrivania con una varietà di esclusivi accessori Connex».
SteroKIT, lo stereo smart basato su software open source
Lorenzo De Luca, uno studente di elettronica dell’ITI “G.Segato” di Belluno, ha realizzato il prototipo di questo stereo basato sul software open source Volumio (con alcune personalizzazioni). «Le funzionalità presenti allo stato attuale – spiega De Luca, che è fra i fondatori dell’associazione FabLab Dolomiti – sono: play di musica da USB (FLAC, Mp3, DSD etc), Web Radio, Spotify e Spotify Connect».
Ecco le ulteriori specifiche: «L’Hardware include, oltre al Raspberry Pi 3B, un DAC HiFi, un amplificatore classe D, un display touch da 5” e due encoder rotativi. Ancora in fase di sviluppo sono l’aggiunta di un lettore cd e di Google Assistant. L’obiettivo del progetto è rendere accessibile anche ai “non addetti ai lavori” una tecnologia e una qualità audio professionale».