Imprese, occasione Australia. E l'Unipd diventa «ambasciatrice»
Una «testa di ponte» utile non solo per scopi di ricerca e didattica, o per gli scambi degli studenti. Ma soprattuto per avvicinare una delle economie più floride, quella australiana, alle imprese del territorio veneto. Da ora per tutte c’è un’occasione in più: i rapporti che legano l’Università di Padova con gli atenei downunder. Rapporti creati e in alcuni casi rafforzati da un viaggio istituzionale fatto da una delegazione dell’ateneo patavino, con in testa il rettore Rosario Rizzuto. Eccone il resoconto.
Sydney, Canberra, Melbourne. Tre tappe, un unico obiettivo: gettare le basi e, dove già esistenti, rafforzare gli accordi di collaborazione fra l’Università di Padova e cinque atenei australiani ai vertici delle classifiche mondiali. Oltre 14mila chilometri di distanza «abbattuti» dal linguaggio comune della conoscenza, della voglia di confronto e scambio. Un viaggio molto fruttuoso quello della delegazione dell’Ateneo di Padova, guidata dal rettore Rosario Rizzuto e dal prorettore alle relazioni internazionali Alessandro Paccagnella, con la professoressa Mara Thiene, advisor per Oceania e Asia, e la responsabile dell’International Office Elena Autizi. «Dobbiamo confrontarci con autorevolezza con le più grandi Università d’Europa e del mondo»: un concetto ribadito più volte dal rettore Rizzuto, anche – e non ultima – in occasione dell’inaugurazione del 796esimo anno accademico, davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La prima parte del viaggio ha visto la visita all’University of Sydney. Dopo l’incontro fra i vertici dei due Atenei e numerosi incontri per la definizioni di nuovi progetti comuni in vari campi scientifici, il Rettore è stato invitato a tenere un seminario presso il Charles Perkins Center, struttura all’avanguardia per la ricerca traslazionale nel settore delle nuove patologie associate a nutrizione e invecchiamento. La tappa a Sydney è stata l’occasione anche per un incontro con il vicerettore dell’University of New South Wales. I rappresentanti dell’Ateneo patavino si sono poi spostati a Canberra. Anche in questo caso c’è stato l’incontro istituzionale con i vertici dell’università ospitante, l’Australian National University, oltre alla visita alla Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation – CSIRO, che corrisponde in pratica a un CNR australiano. Canberra è stata anche l’occasione per incontrare Stefano Gatti, ambasciatore italiano in Australia, che ha salutato con viva simpatia la sempre più solida presenza del nostro ateneo in Australia.
Il trasferimento a Melbourne ha avuto in programma l’incontro con altre due realtà: The University of Melbourne e la Monash University, con ognuna delle quali è stato firmato anche un MoU, accordo bilaterale d’intesa: nel primo caso il rinnovo a 20 anni di distanza dal primo accordo, nel secondo un accordo siglato ex-novo. Inoltre il Rettore ha tenuto un seminario presso il COASIT, davanti al Console Generale e all’ex-governatore (di origini italiane) dello stato di Victoria.
Un tour tanto intenso quanto utile: il legame fra l’Università di Padova e gli atenei australiani di punta si fa sempre più stretto. Si aprono così nuove possibilità di scambio per i nostri studenti, estendendo la straordinaria esperienza che già migliaia di loro vivono in Europa con il programma Erasmus ad un paese geograficamente lontano, ma con legami stretti con il nostro territorio. Si sono aperte inoltre nuove strade per sperimentazioni in ambito didattico, per attivare nuovi rapporti con aziende italiane e australiane, per aumentare e migliorare i rapporti scientifici.