Veneto Strade, 15 milioni per sistemare 20 ponti «difettosi»
Premessa: il rischio di crolli improvvisi non c’è. Dopo la tragedia del ponte Morandi a Genova, però, Veneto Strade corre ai ripari e annuncia interventi di manutenzione su venti ponti della rete stradale regionale in tempi rapidi, impiegando i 15 milioni di euro stanziati a tal proposito dalla Regione lo scorso 31 luglio (prima della tragedia che ha colpito il capoluogo ligure). Le ricognizioni partiranno entro inizio settembre e si baseranno su un elenco che indica il livello di degrado di ogni manufatto e verrà trasmesso al ministero dei Trasporti. Le opere più «difettose» sono tutte in provincia di Belluno: al primo posto c’è il viadotto di Santo Stefano di Cadore (700 mila euro), poi quelli di Sovramonte (3,3 milioni), San Tommaso Agordino (1,1 milioni e 550 mila euro in due tratti) e Alleghe (215 mila euro).
Manutenzioni e campagna di indagini
Nelle prossime settimane inoltre i lavori di adeguamento e manutenzione straordinaria riguarderanno altri 15 ponti sparsi tra le provincie di Padova, Treviso e Verona. L’indice di «difettosità relativa» deriva dalla somma dei difetti riscontrati durante le ispezioni dei ponti sugli elementi strutturali come spalle, giunti, travi e solette. La Regione inoltre ha previsto 300 mila euro per una campagna di indagini sui materiali dei ponti che consentirà di conoscere le loro caratteristiche meccaniche. La lista dei ponti malati si aggiunge alle due segnalazioni fatte in questi giorni dal governatore Luca Zaia, che aveva assegnato la priorità dei controlli al ponte di Vidor (Treviso) e a quello della A4 sul Tagliamento.
Alessandro Macciò