Montagna, la Regione finanzia gli impianti a fune con 4,5 milioni di euro
Un bando per migliorare, ammodernandoli e difendendoli dal pericolo valanghe, gli impianti a fune in montagna, o per costruirne di nuovi. A promuoverlo è la Regione Veneto, con uno stanziamento di 4,5 milioni di euro approvato il 28 agosto dalla giunta su proposta dell’assessore al turismo Federico Caner. I fondi sono validi per l’anno 2018 con fondi europei, attraverso il il Programma Attuativo Regionale (PAR) per la programmazione delle risorse per il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC). Possono presentare domanda di contributo soggetti pubblici o piccole e medie imprese (PMI), i titolari di concessione di linea o gestori, i consorzi e le società consortili. L’importo di contributo massimo erogabile potrà essere di 75 mila euro per interventi di innovazione tecnologica, di 300 mila euro per interventi di ammodernamento e di 600 mila euro per le nuove realizzazioni. La percentuale del contributo varierà, secondo le categorie, dal 10 al 50 per cento della spesa ammissibile.
Il bando sarà pubblicato nei prossimi giorni nel BUR, il bollettino ufficiale della Regione. Per Caner «si tratta di un’azione di supporto all’economia montana molto attesa, che in passato ha riscosso notevole attenzione e partecipazione: attraverso le precedenti annualità abbiamo sostenuto economicamente 67 diversi interventi e con questo finanziamento continuiamo nella strada intrapresa di incentivare la modernizzazione del settore».
Con i fondi del bando si potranno costruire o migliorare funivie, funicolari terrestri, slittovie e rotovie, seggiovie, cabinovie, sciovie e nastri trasportatori. Sono considerate ammissibili le spese per lavori e forniture tecniche, inclusi i locali tecnici e le connesse apparecchiature e i varchi di accesso ad esso strettamente funzionali. Saranno ammesse anche eventuali spese inerenti opere attive e passive di difesa dal pericolo valanghe e per la sicurezza idrogeologica, le spese tecniche nel limite del 10% del costo complessivo dell’intervento, le spese per rilievi, prove di laboratorio, sondaggi archeologici e geologici, ecc.
L’inizio lavori dovrà essere successivo alla presentazione della domanda di finanziamento, mentre la rendicontazione completa dovrà essere effettuata entro il termine tassativo del 30 settembre 2020. Ciascun operatore potrà presentare domanda di finanziamento per un solo progetto (esclusivamente a mezzo Pec) entro i 45 giorni successivi alla data di pubblicazione del bando sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto. La graduatoria verrà stilata privilegiando gli interventi maggiormente innovativi e di più immediata cantierabilità.