Zaia da Malagò e Giorgetti con il dossier di Cortina 2026
Luca Zaia scende a Roma e bussa alle porte del governo e del Coni, il giorno dopo la presentazione ufficiale del dossier di candidatura di Cortina d’Ampezzo come sede delle Olimpiadi invernali 2026. Se ieri il fascicolo era stato inviato via posta elettronica certificata, oggi il presidente della Regione Veneto ha scelto una strada più “calda”, quella del faccia a faccia, per spingere la candidatura che al Veneto apparenta Trentino e Alto Adige sotto il cappello comune delle Dolomiti.
Lo studio di fattibilità è arrivato a Roma questa mattina, 4 luglio, sotto il braccio di Zaia. Che prima lo ha presentato al sottosegretario allo sport, il leghista collega di partito Giancarlo Giorgetti, e successivamente al Coni, dove ha incontrato il presidente Giovanni Malagò e il segretario generale Carlo Mornati. La partita, che sarà decisa appunto dal Coni, è a tre. E vede due agguerriti concorrenti in lizza oltre alla “Perla delle Dolomiti”: Torino e Milano. Per questo il Veneto punta sull’essere la località più genuinamente montana fra le tre.
Per Zaia si tratta di «una candidatura voluta e sostenuta dal territorio, dalle comunità e dagli enti che le rappresentano – così ha detto presidente del Veneto a Giorgetti e Malagò –. In Veneto e Trentino Alto Adige siamo compatti nel volere le Olimpiadi del 2026 e per noi questo non sarebbe un evento come tanti altri: sarebbe l’evento, al quale lavoreremmo con attenzione e lungimiranza, consapevoli dell’opportunità sul piano sociale ed economico rappresentata dagli investimenti in queste aree di montagna. Possiamo dire lo stesso per gli altri due competitor metropolitani?»