Mose, tempi più lunghi e costi più alti: 210 milioni per finire nel 2021

Il traguardo si allontana. E per raggiungerlo serviranno altri soldi. Tempi più lunghi e costi più alti per finire il Mose, il sistema di dighe mobili che dovrà difendere Venezia dall’acqua alta: secondo il Corriere del Veneto, infatti, il nuovo cronoprogramma del Consorzio Venezia Nuova mette in conto due anni di lavoro e una «ulteriore necessità di finanziamento» pari a 210 milioni, per una serie di opere non previste o non finanziate. La fine dei lavori era fissata al 31 dicembre 2018, per un costo complessivo di 4,9 miliardi; ora si scopre che mancano all’appello circa 400 opere e che l’importo per realizzarle ammonta a circa 800 milioni di euro, cioè 210 in più di quelli previsti, che fanno lievitare il conto a 5,7 miliardi.

Tutte le opere in sospeso

Entrando nel dettaglio, serviranno 293 milioni per finire le opere alle tre bocche di porto della laguna (94,4 per Lido, 87,5 per Malamocco e 111,2 per Chioggia). L’elenco prosegue con 105,7 milioni per la conversione dell’Arsenale in fabbrica di manutenzione del Mose, con 151,6 milioni per le compensazioni ambientali previste dal «piano Europa» e con 146 milioni per lo sviluppo del sistema informativo, più altre cifre inferiori ai cento milioni per opere minori. L’installazione degli impianti avverrà non prima del 2020; l’ultima diga ad entrare in funzione sarà quella di Chioggia, dove la conclusione dei lavori è prevista per luglio 2021.

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