Ikea a Verona, il Comune apre al nuovo progetto (con metà negozi)
Dopo l’inversione a “U” di giugno, quando il sindaco Federico Sboarina aveva messo nel cassetto il progetto di un nuovo punto vendita Ikea a Verona voluto dal predecessore Flavio Tosi, l’ultimo scorcio di luglio regala un nuovo colpo di scena nel dialogo fra il colosso svedese e la città scaligera. Non è ancora un “Sì”, ma una decisa apertura quella che arriva dal municipio. In risposta alla prima mossa fatta da Ikea, e anticipata dal Corriere del Veneto: un nuovo progetto che dimezza il centro commerciale, contorno previsto per la portata principale che rimane il blocco giallo-blu che ha reso famosa nel mondo la multinazionale del mobile low cost. Ma non c’è solo il ridimensionamento degli spazi commerciali a rendere appetibile il nuovo progetto: Ikea ha infatti messo sul piatto anche la costruzione a proprie spese di un palazzetto dello sport che potrebbe ospitare eventi sportivi e spettacoli.
Il centro commerciale, con negozi e ristoranti, nella nuova bozza occuperebbe circa metà degli 80 mila metri quadri inizialmente previsti. Resterebbe invece la medesima l’area di localizzazione, ovvero la Marangona, a sud della città, tra l’interporto Quadrante Europa e l’autostrada A4. Il progetto insisterebbe su circa 200 mila metri quadri di proprietà del Consorzio Zai, di cui sono soci con quote paritarie il Comune, la Provincia e la Camera di Commercio di Verona. La vicinanza a un’autostrada – con la relativa visibilità garantita – è una delle condizioni necessarie poste da Ikea per realizzare nuovi insediamenti.
Restano ancora nodi urbanistici da risolvere. Infatti sarà la Regione Veneto ad avere l’ultima parola perché l’area della Marangona rientra nel Piano di area Quadrante Europa, ovvero è considerata dal Ptrc, il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento, un’area strategica sottoposta a una pianificazione d’area vasta.