H-Farm, dalla Regione nuovo stop al Campus: si farà la Via
Per H-Campus, la nuova struttura diffusa per l’educazione progettata dall’incubatore H-Farm di Roncade, è un nuovo stop. Arriva dalla commissione Via (Valutazione d’impatto ambientale) della Regione Veneto, che ieri 4 luglio ha bocciato le controdeduzioni presentate dal fondo Finint Investment Sgr, che finanzia l’operazione con 101 milioni di euro. Risultato: il maxi progetto, pensato per accogliere 1500 studenti nel verde in riva al fiume Sile, dovrà passare per le forche caudine della procedura Via, senza corsie preferenziali come invece chiedevano i proponenti nelle controdeduzioni.
Un conflitto, quello fra H-Farm e Regione per interposta commissione Via, che era esploso in aprile. Allora, di fronte alla decisione dei tecnici di Venezia di sottoporre il campus all’istruttoria completa, Donadon era sbottato, ventilando il trasferimento dell’intero progetto a Milano. Piuttosto che attendere i 7-8 mesi stimati per il completamento delle verifiche sugli impatti ambientali dell’opera.
H-Campus, il nodo del rapporto con il fiume Sile
Ora, la linea è ribadita definitivamente con la bocciatura, all’unanimità dei nove componenti la commissione, del ricorso dei proponenti. Ma quali sono i punti critici del progetto secondo i tecnici guidati dalla presidente della commissione Via, il segretario generale della Regione Ilaria Bramezza? Secondo quanto scrive Gianni Favero sul Corriere del Veneto, una passerella pedonale sul Sile, il cui argine costeggia tutta l’area interessata da eventi alluvionali nel 1966 e nel 1986, è stata ritirata dal progetto perché avrebbe comportato il far sedere al tavolo il Parco del Sile.
Ma l’alternativa proposta, una pista ciclabile che costeggerebbe la statale Triestina, sarebbe giudicata troppo pericolosa. Anche il proposito di chiudere al traffico una strada comunale che corre sull’argine sarebbe giudicata poco fattibile.