Aumento del 5% per 600 forestali veneti

Aumento medio del 5% in busta paga per i quasi 600 lavoratori forestali del Veneto. Lo stabilisce il contratto integrativo regionale siglato il 24 luglio dopo alcuni mesi di trattativa che ha coinvolto sindacati e Uncem, l’unione delle comunità montane. Il contratto prevede aumenti retributivi in linea con i parametri della contrattazione nazionale, pari al 5% calcolato sulla media delle retribuzioni. Inoltre viene definita innovativamente la figura dell’impiegato forestale, dando certezze sul relativo trattamento, mettendo ordine dopo il trasferimento, messo in atto a inizio 2018, dei forestali dalla Regione del Veneto al suo ente strumentale Veneto Agricoltura. L’accordo prevede che nel caso di pensionamento – oggi sono poco meno di 600 i forestali veneti ma il numero è in calo negli ultimi anni – si proceda a nuove assunzioni o alla trasformazione di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato.

«Per la Regione – commenta il vicepresidente della Regione Veneto Gianluca Forcolin – il contratto comporta un impegno finanziario integrativo pari a circa 350 mila euro annui, un investimento significativo rispetto agli obiettivi di rafforzamento della tutela del patrimonio ambientale e forestale regionale». Il contratto assicura il mantenimento dei livelli occupazionali del settore sia attraverso rapporti a tempo indeterminato, sia attraverso idonee garanzie per i lavoratori stagionali.

Per Andrea Zanin, segretario generale della Fai Cisl del Veneto, «i lavoratori del settore forestale non sono lavoratori di serie B. Anzi il loro contributo, il loro lavoro è essenziale per la cura del territorio e quindi per garantire la sicurezza e la salute dei cittadini. Troppo spesso vengono attaccati oppure ci si dimentica di loro».

«Come in tanti altri settori il problema del ricambio generazionale si fa sentire anche nel settore forestale – continua Zanin – e il numero di addetti è ormai arrivato a una soglia limite, al di sotto della quale non possiamo permetterci di andare se non vogliamo davvero mettere in serio pericolo l’equilibrio idraulico forestale del nostro fragile territorio». Il contratto prevede la reintroduzione delle Squadra Antincendio Boschivo e l’organizzazione di nuove squadre di pronto intervento che dovranno coordinarsi con la Protezione Civile in caso di calamità o emergenze. Risolto anche il tema dell’inquadramento degli addetti degli uffici passati a Veneto Agricoltura che ora, correttamente, vengono individuati ed assunti come personale impiegatizio.

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