Azienda veneta compra una pagina di giornale contro le violenze razziste
Non ci ha pensato due volte Paolo Polegato, imprenditore vinicolo di Susegana (Treviso), quando ha saputo lunedì mattina dell’aggressione all’atleta della nazionale italiana Daisy Osakue, ferita a un occhio da un lancio di uova a probabile sfondo razziale. Ha telefonato al quotidiano Il Gazzettino per acquistare una pagina pubblicitaria, pubblicata oggi martedì 31 luglio a pagina 4, e lo stesso ha fatto con il Corriere della Sera, dove è uscita a pagina 14: “Intolleranti verso l’intolleranza” si legge in alto a caratteri maiuscoli, sopra il volto di una donna di colore ritratta davanti allo sfondo con i colori della bandiera italiana, gli stessi disegnati sulle sue labbra.
Le due frasi poste sotto l’immagine non lasciano dubbi sul significato, molto attuale vista l’escalation di episodi di violenza contro gli stranieri che si registra negli ultimi giorni: «La violenza delle parole e dei fatti non è più tollerabile. Non rappresenta né l’Italia né gli italiani. Ora basta! Il rispetto della persona prescinde colore, genere e religione». Sotto questa prima netta dichiarazione trova spazio una citazione di Martin Luther King: «Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla». Conclude la pagina il logo di Astoria Wines, l’azienda di cui è amministratore delegato Paolo Polegato.
L’imprenditore è impegnato nel finanziare il festival interculturale “Ritmi e danze dal mondo” di Giavera del Montello, e ha sponsorizzato il Pride di Treviso nel 2016. Un anno fa acquistò una pagina a pagamento per difendere il buon nome dei veneti contro le dichiarazioni del fotografo Oliviero Toscani che li aveva etichettati come “ubriaconi”. «Vedo un grosso problema nell’ostilità dilagante allo staniero – dice Polegato al Gazzettino –. E mi pare che la politica stia sottovalutando i segnali».