Infrastrutture, scatta l'ispezione: Toninelli presto in Veneto

Mose, Tav, Pedemontana e bonifiche di Porto Marghera. Sono queste le quattro grandi opere del Veneto che nelle prossime settimane finiranno sotto la lente del nuovo ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, il cinque stelle Danilo Toninelli: consiglieri regionali e parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno annunciato che Toninelli sarà presto in Veneto per un’ispezione dei cantieri e dei progetti. La data è ancora da stabilire, ma la volontà c’è tutta: «Nel contratto di governo c’è scritto chiaramente che tutte le grandi opere devono essere sottoposte a un’analisi costi-benefici – spiegano gli esponenti pentastellati – I leghisti sanno benissimo che anche la Pedemontana e la Tav rientrano in questa analisi».

La Lega: pura propaganda

Danilo Toninelli

Danilo Toninelli

Che i colleghi del Carroccio siano informati dell’iniziativa è un conto, che siano d’accordo è un altro. Anche perché in campagna elettorale il M5S aveva ribadito più volte la propria avversione al completamento della Pedemontana, che collegherà Montecchio Maggiore (Vicenza) a Spresiano (Treviso) e il cui primo tratto, 10 chilometri tra Thiene e Breganze, sarà inaugurato alla fine dell’estate 2018, a quanto annunciato.

Ecco alcune reazioni sul possibile stop ai cantieri raccolte dal Corriere del Veneto: Nicola Finco, capogruppo della Lega in consiglio regionale, liquida l’ipotesi come «una sciocchezza di pura propaganda»; per Gianpaolo Bottacin, assessore regionale all’Ambiente, «l’opera non è reversibile»; Marco Corsini, commissario alla Pedemontana in quota Lega, parla di «scenari fantascientifici». Insomma, Toninelli è avvisato.

Foto Toninelli: Senato.it

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