Buco da 37 milioni, trader di finanza di Portogruaro indagato per truffa
Truffa aggravata, esercizio abusivo dell’attività finanziaria, appropriazione indebita e riciclaggio. Sono questi i capi d’accusa dell’inchiesta aperta a Pordenone sul caso di Venice Forex Investiment Group, una società finanziaria di Portogruaro (Venezia) con ramificazioni in Usa, Inghilterra, Slovenia e Croazia che aveva attirato tremila clienti veneti e friulani provocando un buco da 37 milioni di euro: i primi investitori avrebbero ricevuto rendite altissime, poi il sistema sarebbe collassato. A rivelarlo è il Corriere della sera, secondo cui la vicenda ricorda da vicino quella dei due broker Bernard Madoff e Gianfranco Lande. Gli indagati in questo caso sono Fabio Gaiatto, 53 anni, ex manager del turismo che si proponeva come trader di finanza, e due suoi collaboratori.
Il primo allarme dalla Consob
Gaiatto proponeva un interesse mensile del 10% sul capitale investito tramite la compravendita di valute. I suoi tremila clienti (per la maggior parte piccoli imprenditori, professionisti, agricoltori e artigiani) hanno investito una media di 15 mila euro a testa, ma c’è anche il caso di un imprenditore veneto che ha versato 8 milioni. I clienti potevano seguire la crescita del loro capitale sul profilo personale, anche se spesso alle cifre del portafoglio virtuale non faceva seguito nessun accredito. Insomma, il sospetto è che i vertici di Venice Forex incassassero senza investire. Le denunce sono scattate dopo una multa della Consob per attività illecita (15 mila euro). Gaiatto si è difeso puntando il dito contro due collaboratori «incompetenti». E intanto la procura sta indagando anche sui suoi rapporti con Gennaro Celentano, un personaggio legato alla Camorra.