Debutta lo spettacolo sul crac Bpvi: «I ladri erano in giacca e cravatta»

Evitare che una truffa ai danni dei risparmiatori come quella della Banca Popolare di Vicenza possa ripetersi in futuro. Era questo l’obiettivo annunciato dagli autori de «La seduta spiritica, ovvero, dov’è Zonin?», lo spettacolo teatrale che sabato sera ha debuttato all’auditorium comunale di Marano Vicentino di fronte a 280 spettatori. Il grande assente della commedia, invocato a lungo con formule magiche e incantesimi, è proprio l’ex presidente di Bpvi, rinviato a giudizio lo scorso ottobre con altri sei ex dirigenti per ostacolo all’attività di vigilanza, aggiotaggio e falso in prospetto. Come riporta il Corriere del Veneto, tra gli attori non professionisti diretti dal regista Andrea Mazzacavallo c’erano anche alcuni risparmiatori realmente truffati da Bpvi. «Un giorno ero allo sportello e un impiegato mi offrì 6.500 euro in azioni – racconta un attore – Gli ricordai che dovevo ancora completare un mutuo con loro, mi disse che erano dettagli di nessuna importanza».

E gli immobili finiscono in vendita

Un’altra attrice riferisce quanto accaduto alla sorella e al marito: «Dopo una vita di lavoro, hanno preso il Tfr: 100 mila euro. Gli impiegati gli hanno detto di investirlo: “A tenerlo sotto il materasso ve lo rubano”. Tre mesi prima del crollo, hanno investito tutto in azioni. I ladri erano quelli in giacca e cravatta». Intanto, l’advisor Vitale&Co. real estate ha ricevuto l’incarico di vendere entro l’estate i circa duecento immobili ex Bpvi passati alla liquidazione coatta amministrativa, tra cui due gioielli come palazzo Thiene e palazzo Repetta. Al momento l’ipotesi è quella di una gara a cui verranno invitati diversi investitori stranieri; l’eventuale ricavato resterà allo Stato, che deve rientrare dai costi per il salvataggio delle banche venete, e dunque non andrà ai risparmiatori.

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