Luxottica lascia Confindustria: «Ci siamo sentiti isolati»
Il caso fa rumore e la causa resta avvolta nel mistero. Luxottica si separa da Confindustria: come anticipato da Repubblica, infatti, il colosso dell’occhialeria ha mandato una disdetta alle quattro territoriali di Belluno, Treviso, Trento e Torino, dove hanno sede gli stabilimenti italiani. In sostanza, il patron Leonardo Del Vecchio ha chiesto la cancellazione dall’elenco degli associati, che diventerà effettiva dalla prossima scadenza di ciascuna provincia, senza aggiungere spiegazioni. Fonti di Luxottica fanno sapere che la decisione è stata presa dalla sede centrale di Milano: «Ci siamo sentiti isolati e dunque continueremo ad esserlo», dice il vicepresidente Luigi Francavilla.
Duro colpo per la territoriale di Belluno
In compenso Luxottica conferma l’iscrizione all’Anfao, l’Associazione nazionale fabbricanti articoli ottici che aderisce a Confindustria. Resta il fatto che il mancato versamento delle quote sarà un duro colpo per le quattro territoriali di Confindustria, che ricevono un versamento proporzionale al numero dei dipendenti di ogni associato. In tal senso Confindustria Belluno Dolomiti paga un prezzo carissimo, dato che tra Agordo e Sedico i dipendenti sono ben quattromila. Dietro alla mossa, potrebbe esserci il malumore di Confindustria per l’imminente fusione di Luxottica con i francesi di Essilor. Ma per ora è solo un’ipotesi.