Incidenti sul lavoro, in Veneto una morte bianca ogni tre giorni

Il gravissimo incidente sul lavoro alle Acciaierie Venete di Padova, dove domenica mattina quattro operai sono rimasti ustionati da uno sversamento di acciaio fuso, riporta al centro la questione della sicurezza. Lunedì i dipendenti di Acciaierie Venete hanno incrociato le braccia in tutti gli stabilimenti del gruppo e i sindacati hanno annunciato una giornata di sciopero unitario del settore metalmeccanico del Veneto, con data ancora da definire. Inoltre, come concordato da tempo, il governatore Luca Zaia inoltre ha incontrato Christian Ferrari (Cgil), Onofrio Rota (Cisl) e Gerardo Colamarco (Uil), annunciando l’imminente apertura degli stati generali per la sicurezza sul lavoro in Regione. Anche qui si aspetta una data.

Agricoltura, edilizia e metalmeccanica in cima alla black list

È già scritto nero su bianco, invece, il bilancio delle morti bianche in Veneto nel primo trimestre del 2018. Secondo la Cgil, che cita l’Osservatorio indipendente di Bologna, da inizio anno i morti sono stati 29 (+18%): 2 a Belluno, 1 a Rovigo, 1 a Padova, 8 a Treviso, 6 a Venezia, 8 a Verona e 3 a Vicenza, praticamente uno ogni tre giorni. Il bollettino della Cisl, elaborato sulla base dei rapporti Spisal, si ferma invece a quota 21 morti: il 38% nell’agricoltura, il 21% nelle costruzioni e l’11% nel metalmeccanico. Insomma, sul fronte della sicurezza «c’è ancora molto da fare»: lo dice anche Zaia.

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