Criptomining, successo per l'equity crowdfunding
Criptomining, la prima mining farm italiana costruita nel cuore di Milano, taglia il primo traguardo della raccolta di fondi sul portale Opstart.it e supera l’obiettivo prefissato di 50mila euro raccogliendo più di 100mila euro. L’equity crowdfunding si chiude a sole 12 ore dal lancio. Raccolto il 230% dell’obiettivo. «I dati sono sorprendenti, in sole 12 ore abbiamo raccolto il massimo del nostro obiettivo – commenta Elio Viola – Non ci aspettavamo un risultato così eclatante e ciò ci sprona a fare ancora sempre meglio per noi e per i nostri soci. La scelta di raccogliere fondi tramite Opstart.it è stata vincente sotto tutti i punti di vista, abbiamo attirato l’attenzione di investitori istituzionali e moltissimi privati che si sono avvicinati al mondo delle cryptovalute».
«Questo passo è solo l’inizio, abbiamo un lungo cammino da fare, questi fondi ci consentiranno di aumentare il numero delle macchine installate e ci consentirà di ammodernare la struttura per lavorare ancora meglio. Vogliamo crescere e non escludiamo un ritorno al crowdfunding già dopo l’estate – afferma l’amministratore della società Matteo Moretti – Vogliamo e dobbiamo per i nostri soci superare i 2 Bitcoin di produzione mensile entro l’anno».
Cosa fa Criptomining? Molto semplicemente, produce criptovalute su scala industriale attraverso un processo informatico noto come mining. «Grazie a sinergie e importanti accordi commerciali possiano ritenere marginale il costo dell’energia elettrica, quindi concentrarci sulla produzione delle macchine. Come in ogni rivoluzione tecnologica, a grandissimi rischi corrispondono grandissime opportunità. Ma qui ci crediamo davvero, infatti abbiamo investito personalmente, non solo denaro ma anche know-how, tempo e notevoli sacrifici. Creare la struttura attuale ha portato investimenti per circa 50.000 euro, ma stiamo crescendo molto rapidamente anche grazie ai proventi quotidiani dell’attività di mining. Crediamo fermamente che le valute digitali siano solo l’inizio di una svolta tecnologica che rivoluzionerà tutti i settori industriali e finanziari, e accelererà l’internet delle cose. Se succederà potremmo dire che noi c’eravamo in prima persona»