Ex BpVi, sequestri per decine di milioni. I risparmiatori sperano
Ancora sequestri preventivi per decine di milioni di euro nei confronti degli ex amministratori di BpVi. Dopo i 106 milioni sequestrati a inizio febbraio su ordine del Gip di Vicenza da un conto intestato alla Banca Popolare di Vicenza Spa in liquidazione coatta amministrativa, il 19 febbraio il Gup Roberto Venditti del Tribunale di Vicenza ha accolto le istanze di circa venti parti civili nel processo contro gli ex vertici dell’istituto. Istanze presentate spesso da gruppi di risparmiatori, come nel caso dell’avvocato Sergio Calvetti che rappresenta oltre duemila persone, o del legale Renato Bertelle che ha richiesto di sequestrare 30 milioni vedendosi accolta la richiesta per metà della cifra.
Si apre così per i risparmiatori vittima del crack finanziario di BpVi la possibilità concreta di ottenere un risarcimento per via giudiziaria. I sequestri riguardano sia i beni di ex amministratori sia quelli trasferiti a mogli e figli. I patrimoni in questione sono quelli dell’ex presidente Gianni Zonin, dell’ex direttore della divisione finanza Andrea Piazzetta, del già consigliere in Cda e presidente della Confindustria Berica Giuseppe Zigliotto, del dirigente che redigeva i documenti contabili Massimiliano Pellegrini.
Per quanto riguarda Zonin, riporta il Mattino di Padova, il sequestro deciso dal Gup riguarda un immobile a Montebello Vicentino, il 2% della società “Tenuta Rocca di Montemassi” ceduta due anni fa alla moglie, il 26,9% della società “Gianni Zonin Vineyards sas” ceduta ai tre figli nel 2016, il 38,55% della “Zonin Giovanni sas” ceduta anch’essa ai discendenti diretti, il 31% della società San Marco passata alla moglie. Per quanto riguarda i beni di Zigliotto è stato deciso il sequestro di una villa a Longare e un edificio a Ravenna la cui proprietà è stata trasferita alla moglie. A Piazzetta saranno sequestrati immobili a Pederobba e quote della società Kernel Consulting cedute alla moglie.