Incagli BpVi e Veneto Banca, da Veneto Sviluppo un fondo per le Pmi

Veneto Sviluppo, la finanziaria della Regione Veneto, scende in campo con un fondo dedicato ad aiutare le Pmi che hanno crediti incagliati con le ex Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca ora in liquidazione coatta amministrativa. I crediti “incagliati” sono i debiti che circa mille aziende venete, secondo un report di Kpmg citato dal presidente di Veneto Sviluppo Fabrizio Spagna, e che difficilmente potranno restituire.

L’impegno di Gianni Mion e Leonardo

Con Spagna a lanciare questa iniziativa è Gianni Mion, ex presidente di Banca Popolare di Vicenza nella burrascosa era post-Zonin e pre-fallimento. Mion dal settembre 2017 è membro dell’advisory board di Leonardo&Co. Proprio Leonardo&Co dovrebbe essere partner di Veneto Sviluppo in questa iniziativa.

Milioni per le imprese da 10 a 100 mln di fatturato

L’obiettivo del nuovo fondo, ipotizzato in 20-30 milioni da lanciare entro l’estate, è affiancare le imprese con un fatturato tra i 10 e i 100 milioni di euro. E che presto si troveranno a trattare con Sga, la “bad bank” controllata dallo Stato che dovrà gestire i debiti delle due ex popolari. Se Sga andrà a richiedere la liquidazione dei crediti incagliati che vanta presso queste imprese, il rischio è che i bilanci di queste ultime vadano gambe all’aria. Per questo Veneto Sviluppo intende sedersi al tavolo delle trattative e mettere soldi freschi da anticipare a Sga per conto delle imprese indebitate.

Miatello: tagliate fuori 20mila micro aziende

Ma non tutti guardano con favore al fondo per i crediti incagliati. Per Patrizio Miatello, coordinatore e portavoce delle Associazioni Unite per il Fondo risparmiatori, si tagliano fuori almeno 20mila piccole e micro aziende che hanno esposizioni verso le due ex popolari venete. Imprese che di certo non raggiungono i 10 milioni di euro di fatturato pensata come soglia di ingresso per accedere al fondo. «Chiederemo un incontro a Veneto Sviluppo» promette Miatello.

Bonomo: iniziativa importante ma zoppa

Per il presidente di Confartigianato Veneto è una «iniziativa importantissima ma zoppa». Bonomo plaude al nuovo fondo ma lo definisce «una operazione parziale. Sono almeno 4 mesi infatti – dice Bonomo –, che chiediamo al Ministero dell’Economia ed ai liquidatori delle due ex popolari, che consentano, anche con l’apporto della Sga (la Società di gestione degli attivi), di fotografare la situazione degli Utp (unlikely to pay) tra i quali, oltre alle mille aziende fotografate da Kpmg messe nel mirino delle iniziative di Veneto Sviluppo, ci sono decine di migliaia di imprese (che hanno la sola “colpa” di avere importi di fatturato minori) che sono nella stessa situazione di ritardi/incagli risolvibili, ma che hanno, nel frattempo, anche loro bloccato ogni accesso al credito bancario».

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