Ospedale di Padova, Comune e Regione firmano l'accordo
Compromesso raggiunto: il nuovo ospedale di Padova si farà a Padova Est, dove voleva la Regione, ma sarà preservato e rinnovato anche l’attuale nosocomio in centro storico, come voleva il Comune. Così, su queste basi oggi 21 dicembre è arrivato il “regalo di Natale” che ha posto fine a una polemica decennale sul futuro della sanità padovana.
Il presidente della Regione Luca Zaia e il sindaco Sergio Giordani hanno siglato un accordo bilaterale che nei prossimi mesi dovrà trasformarsi in accordo di programma. A quel punto rientreranno in gioco gli altri attori della partita, come Azienda ospedaliera, Università di Padova, Provincia e Iov, l’istituto oncologico veneto).
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I costi dell’operazione si aggirano attorno ai 700 milioni a carico della Regione: 500 per Padova Est, altri 200 per il vecchio ospedale. I lavori dovrebbero durare 5 anni, e partirebbero fra tre anni e mezzo, dunque con inaugurazione ipotetica nel 2026.
Il nuovo polo di Padova Est conterrà il polo della ricerca e della didattica, con circa 900 posti letto. Lo stesso numero, più o meno, dei posti previsti all’ospedale di via Giustiniani, in centro città, dove troveranno posto il policlinico, la nuova pediatria, e una torre delle emergenze con il pronto soccorso, da costruire ex novo.
Il risiko delle aree è stato risolto in questo modo. Una parte dell’area del vecchio ospedale, la parte est, sarà ceduta dalla Regione al Comune gratuitamente, dopo aver abbattuto le vecchie cliniche e bonificato i terreni; lì il Comune vuole realizzare il parco delle mura. L’ente locale, da parte sua, cederà alla Regione 500mila metri quadri di aree a San Lazzaro – Padova Est. Infine l’ex ospedale Busonera, che oggi ospita lo Iov, resterà di proprietà della Regione che concorderà un uso pubblico con il Comune. Lo Iov sarà spostato a Padova Est.
«Quella di oggi è una splendida notizia per la sanità padovana, veneta e permettetemi di dire, visto l’eccellenza della nostra Scuola di Medicina, anche per la realtà medica nazionale – è il commento del rettore dell’Università di Padova Rosario Rizzuto –. L’accordo raggiunto, un polo sanitario su due sedi distinte che concorrono a soddisfare le esigenze dei pazienti, dà il via ora ad una fase che ci immaginiamo ricca di soddisfazioni per Padova e il suo territorio».