Responsabilità sociale d'impresa: dalla Regione finanziamenti per 15 milioni di euro
Polizze assicurative, sicurezza e prevenzione, sanità integrativa, formazione, sostegno alla famiglia e conciliazione vita-lavoro, sostegno economico: sono questi i fronti sui quali le imprese venete si dimostrano più attive nel campo del welfare aziendale, come rivela il rapporto 2017 del Welfare Index Pmi. Non solo: sono ben 5 le società della nostra regione che hanno ottenuto l’esclusiva qualifica di B-Corp, cioè di Benefit Corporation, concetto che identifica un nuovo approccio pionieristico all’impresa, che integra obiettivi sociali e rende pubblico, sottoponendosi a una certificazione indipendente, il proprio impatto sulla società e sull’ambiente in cui opera. È forte, insomma, l’attenzione del sistema delle imprese del territorio verso la responsabilità sociale d’impresa, termine che con cui si comprendono tutte le azioni con cui le imprese integrano volontariamente nella loro visione strategica, accanto alle operazioni commerciali, le preoccupazioni sociali e ambientali. Proprio a questa tematica è dedicato il workshop “La responsabilità delle imprese per il lavoro di domani”, in programma lunedì 20 novembre 2017, a partire dalle 9.15 e per tutta la mattinata in Fiera a Vicenza (Via dell’Oreficeria, 16), nel più ampio contesto del “Festival del lavoro internazionale”.
«L’attenzione degli imprenditori veneti verso il territorio, la dimensione sociale e la cultura da parte del Dna del nostro sistema produttivo – premette l’assessore al lavoro della Regine Veneto, Elena Donazzan – Dai primi imprenditori “illuminati” del tessile nell’Alto Vicentino, ai piccoli e grandi ‘capitani di impresa’ degli odierni distretti produttivi, il Veneto si dimostra ricco di esperienze aziendali ad alto valore sociale, capaci di coniugare fatturati in crescita con attenzione per i propri dipendenti, contrattazione decentrata, rispetto per l’ambiente e promozione culturale e sociale del territorio e delle sue comunità. Una direzione, quella della responsabilità etica e sociale dell’impresa, che la Regione vuole sostenere: il programma operativo 2014-2020 del Fondo sociale europeo destina, infatti, 15 milioni di euro a progetti e iniziative per lo sviluppo della responsabilità sociale e culturale delle aziende».
Welfare aziendale: ecco la mappa degli interventi
I dati relativi a Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia offrono una panoramica degli interventi aziendali. Si scopre così che un’impresa su due (54,0% del campione) prevede una qualche forma di polizza assicurativa, da quella infortuni (spesso prevista dai contratti collettivi) a soluzioni come assicurazioni vita, polizze viaggi per dipendenti all’estero, altre polizze per la famiglia e per le abitazioni. Al secondo posto (39,7% del campione) si trovano investimenti in sicurezza e prevenzione degli incidenti: si tratta di iniziative aziendali non obbligatorie, in un caso su due decise unilateralmente dall’azienda, che comprendono azioni informative ed educative, codici di comportamento e certificazioni volontarie. Al terzo posto, nel 37,0% del campione delle imprese trivenete, troviamo la sanità integrativa: nella stragrande maggioranza, le azioni in questo ambito riguardano l’adesione a fondi collettivi, ma non mancano esperienze come check-up aziendali e servizi di prevenzione, servizi di assistenza per anziani e non autosufficienti, sportello medico aziendale, assistenza psicologica e riabilitazione, assegni per cure pediatriche, campagne di vaccinazione. Al quarto posto la formazione dei dipendenti (36,2%), con azioni che si aggiungono a quelle previste dalla legge e comprendono percorsi di specializzazione, corsi di lingue, ma anche business school per talenti, viaggi di studio all’estero, borse di studio. Seguono le azioni nell’ambito della conciliazione vita-lavoro, sostegno ai genitori, pari opportunità (36,0%) con iniziative di flessibilità sugli orari e sull’organizzazione del lavoro, permessi retribuiti, asili aziendali, trasporto aziendale. L’elenco prosegue con sostegno economico (31,4%), previdenza integrativa (25,9%), welfare territoriale (18,9%), sostegno ai soggetti deboli e integrazione sociale (4,1%), servizi di assistenza (6,1%), cultura, ricreazione e tempo libero (3,5%).
Il 20 novembre a Vicenza spazio alla responsabilità sociale d’impresa
L’appuntamento di lunedì avrà inizio con i saluti dell’assessore all’istruzione, alla formazione, al lavoro e pari opportunità della Regione Veneto Elena Donazzan. La prima parte del workshop è dedicata al quadro di riferimento, con due panel su “Creatività e internazionalizzazione: l’innovazione è già arrivata” e “I lavori di domani: tra mestieri ibridi e innovazione digitale” con Paolo Gubitta dell’Università di Padova e Stefano Campostrini, Fabrizio Panozzo e Carlo Bagnoli dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. La seconda parte, dedicata a quattro approfondimenti, sarà moderata da Stefano Campostrini dell’Università Ca’ Foscari. Alle 11 “L’impatto sociale delle imprese in termini di performance e innovazione” a cura di Università Cà Foscari, Università degli studi di Padova e Università degli studi di Verona. Alle 11.45 Carlo Bagnoli di Ca’ Foscari approfondirà il tema delle politiche Esg (environmental, social and governance) e di come misurarle con la “Proposta di un set integrato di indicatori di performance connessi alle politiche Esg”. Alle 12.30 spazio a “Esperienze e buone prassi regionali in materia di responsabilità sociale d’impresa” e alle 13 i referenti di alcune Benefit Corporation venete racconteranno “Essere una B–Corp: quali vantaggi competitivi?”.
Il workshop rientra nell’ambito del progetto “Dalla responsabilità sociale d’impresa alla competitività responsabile d’impresa – il modello veneto” finanziato dalla Regione attraverso il Fondo sociale europeo nel complesso delle attività del piano “Reponsabilmente”.