Turismo, Veneto fattura come l'intero Sud: volano mare e camping
«Il Veneto possiede un patrimonio inestimabile da offrire al turista mondiale, ma senza la professionalità, l’intraprendenza, la voglia di investire nonostante i tempi difficili, il coraggio di rischiare dei nostri imprenditori, questi risultati non sarebbero arrivati. Il Veneto è squadra compatta anche su un terreno difficile come l’incoming turistico, e quindi vince». Lo dice il presidente della Regione Luca Zaia, commentando i lusinghieri risultati ascritti al turismo veneto all’interno del Rapporto sul turismo 2017, realizzato da Unicredit in collaborazione con il Touring Club Italiano, che pone l’offerta regionale al primo posto in Italia per numero di presenze, con dati due-tre volte superiori a competitors come Sicilia e Campania, e per la capacità attrattiva del turismo straniero, con un fatturato che, da solo, è equiparabile a quello dell’intero sud Italia (oltre cinque miliardi).
«Turismo, serve più spirito di squadra»
«L’impresa turistica veneta – aggiunge il Governatore – gestisce un’offerta vastissima, che va dal mare alla montagna, dal lago alle terme, dalle città d’arte ai parchi naturali, dai piccoli borghi storici alle offerte culturali. Sembra facile vincere con tante frecce al proprio arco, ma non lo è: serve spirito di squadra e grande capacità di valorizzare le diversità territoriali». «Sono convinto – aggiunge il Presidente – che sia possibile fare ancora meglio in futuro: basti pensare a quale sviluppo si potrebbe puntare se solo rimanessero in Veneto, in questo caso agli operatori turistici, i miliardi di tasse che oggi volano verso Roma senza più tornare indietro e se potessimo liberarli dei lacci odiosi della burocrazia nazionale che dovunque tocca soffoca e basta». Per il turismo veneto il 2016 è stato l’anno dei record, con 17,9 milioni di arrivi e 65,4 milioni di presenze, ma potrebbe essere battuto dal 2017. Lo dicono le stime sul primo semestre del corrente anno realizzate dal Sistema Statistico Regionale, confrontate con i dati dello stesso periodo del 2016 che, per le categorie degli alberghi e dei campeggi, indicano un aumento dell’8,3% degli arrivi e dell’8,1% delle presenze, con più 9% e più 7,2% per gli italiani e con più 7,8% e più 8,3% per gli stranieri.
Turismo, mare al primo posto
Tra i settori, è il mare a fare la parte del leone negli arrivi, con un più 19,7% rispetto a gennaio-giugno 2016, con le terme a più 7,9%, le città d’arte a più 7,2%, il lago a più 4,3% (ma dopo un vero e proprio boom nel 2016), la montagna a più 3,5% con un
significativo recupero di arrivi stranieri. Nelle tipologie ricettive, gli alberghi sono cresciuti del 7,5% negli arrivi e del 6,0%
nelle presenze; i campeggi (o centri vacanze) fanno addirittura segna più 17,3% negli arrivi e più 16,2% nelle presenze. Elaborata anche una stima sulla Germania, il più importante mercato del turismo veneto. Sempre nel primo semestre (gennaio giugno) del 2017 hanno fatto registrare 4,8 milioni di presenze, contro i 4,2 milioni dello stesso periodo del 2016. Nel primo semestre 2017 le loro presenze sono aumentate del 12,9% e gli arrivi del 9,9%.