Crisi delle ex popolari, Credit Agricole Friuladria vola a +30%

Credit Agricole Friuladria archivia il primo semestre del 2017 con un utile netto pari a 24,7 milioni (+ 30% sullo stesso periodo del 2016) il quale, al netto delle poste straordinarie non legate all’operatività dell’istituto, tocca i 27,1 milioni cioè il dato migliore dal 2010. A parlarne, martedì 29 agosto, a Venezia, il presidente dell’istituto di Pordenone, Chiara Mio, e il direttore generale, Roberto Ghisellini, illustrando la relazione approvata dal Consiglio di Amministrazione. Tra le principali ragioni che stanno dietro questi numeri c’è sicuramente la crisi delle ex popolari venete. Molti dei clienti di Popolare Vicenza e Veneto Banca infatti negli ultimi mesi sembrano essere passati all’istituto friulano.

Friuladria, crescita delle nuove erogazioni

In particolare nelle tabelle dei conti di Friuladria spiccano, l’incremento di nuove erogazioni di circa il 6% sul 30 giugno 2016 per un totale di 7.162 milioni, una flessione del 7% dei crediti deteriorati rispetto alla fine dello scorso anno e un’incidenza dei crediti problematici sul totale degli impieghi netti scesa al 6,4% contro un 7,2% di dodici mesi fa. La raccolta diretta ha toccato i 7.457 milioni, (+5,7% sul 31 dicembre 2016) mentre quella indiretta raggiunge i 7.295 (+5,3%).

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