Banche venete, soci in piazza il 30 giugno contro il decreto-Intesa

Tornano in piazza i coordinamenti dei soci (soprattutto piccoli) e dei risparmiatori delle banche venete: ad annunciare una manifestazione a Vicenza venerdì 30 giugno 2017 è il Coordinamento associazioni soci banche popolari venete “Don Enrico Torta”, già protagonista delle manifestazioni del 2016 contro il dissesto e il crollo del valore azionario delle ex popolari.

Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca sono ormai di fatto state assorbite nel gruppo Intesa Sanpaolo, che ha firmato l’atto d’acquisto delle parti sane dei due banche dedicando alla loro gestione una nuova direzione regionale affidata ad interim a Stefano Barrese, con le due nuove unità “ex Banca Popolare di Vicenza” e “ex Veneto Banca” guidati dal manager Gabriele Piccini.

L’appuntamento è convocato per le ore 20 di venerdì in piazza dei Signori a Vicenza, «per difendere i diritti dei cittadini e dei risparmiatori dall’arroganza della grande finanza, per bloccare il colpo di stato operato dal governo che favorisce gli amici banchieri e che scarica il debito pubblico sulle spalle di tutti gli italiani, specialmente del ceto medio» come si legge sul blog del coordinamento presieduto dall’avvocato Andrea Arman. A Vicenza confluiranno pullman dalla zona del trevigiano, storica area di insediamento di Veneto Banca.

Obiettivo del corteo è contrastare la soluzione adottata dal governo Gentiloni che prevede la cessione al prezzo simbolico di 1 euro delle parti sane di BpVi e Veneto Banca a Intesa Sanpaolo, con la liquidazione coatta amministrativa dei due vecchi istituti con “in pancia” i crediti deteriorati e le passività, e 17 miliardi complessivi messi dallo Stato a copertura dell’operazione (5,2 come contributo diretto a Intesa e 12 sotto forma di garanzie sugli impegni che si riveleranno non esigibili).

 

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