Banche, le categorie scrivono a Zaia: intervenga Veneto Sviluppo
Confartigianato, Cna, Confcommercio e Coldiretti del Veneto. Tutte le categorie unite hanno inviato oggi, 28 giugno, una lettera al governatore Luca Zaia, per sottolineare che l’intesa raggiunta abbia bisogno di essere ben compresa ma soprattutto abbia bisogno di un attore abilitato a rappresentare, quale soggetto di garanzia, le famiglie, le imprese e la comunità veneta tutta nei passaggi cruciali che ancora rimangono da fare. Gli aspetti per i quali le quattro organizzazioni chiedono l’autorevole moral suasion verso Governo, Bce e Gruppo Intesa, sono diversi: il tema della demarcazione tra good e bad bank; il tema della gestione dei crediti deteriorati e/o in fase di deterioramento; la continuità di credito per le imprese oggi affidate che si trovano in sovrapposizione di finanziamenti; gli esiti del contenzioso attuale e ancora possibile; la salvaguardia delle competenze e conoscenze del territorio presenti nel personale delle due Popolari in questione; le modalità con cui Banca Intesa intende preservare e valorizzare le caratteristiche positive degli asset che ha rilevato.
Ora tutelare gli interessi della comunità
«Le scriventi – chiude la missiva – ritengono pertanto che vada salvaguardata l’autonomia di una direzione territoriale per garantire la crescita di una Regione importante se non determinante nell’economia del paese. Secondo le scriventi il soggetto che oggi appare abilitato per azionariato, competenze, esperienza maturata nell’economia veneta e nell’ambito delle garanzie con il sistema dei Confidi, è la società Veneto Sviluppo. Chiediamo pertanto che l’azionista di maggioranza Regione Veneto e gli azionisti di minoranza tutti condividano le nostre preoccupazioni e le nostre proposte e diano mandato e indicazioni conseguenti a Veneto Sviluppo per svolgere il ruolo di cui sopra intervenendo in tutte le sedi in cui potrà essere tutelato l’interesse della comunità veneta».