Veneto, il turismo straniero porta in dote 5,6 miliardi di euro nel 2016
Il Veneto nel 2016 ha avuto 5,6 miliardi di euro di entrate dal turismo straniero con una crescita del 6% e una quota sul totale nazionale che sale al 15,3% (contro il 14,8% del 2015). Confermano le buone performance degli ultimi anni i diversi comparti dell’offerta turistica regionale, ma sono soprattutto le spese per le vacanze culturali e per quelle legate alla natura, allo sport e all’enogastronomia a segnare un convincente +9%.
Crescono considerevolmente i mercati di lingua tedesca (Germania +11,7% e Austria +5,6%) e, tra gli extraeuropei, aumenta quello statunitense (+ 9%), recupera il mercato cinese, aumenta quello indiano mentre segna ancora il passo quello russo, che però dà segni di risveglio.
Sono i dati diffusi durante la diciassettesima conferenza promossa dal Ciset (Centro Internazionale di Studi sull’Economia del Turismo) a Venezia il 5 maggio 2017, intitolata “L’Italia e il turismo internazionale”, nel corso della quale sono stati presentati i risultati e le tendenze per incoming e outgoing nel 2016, ricavati dai dati della Banca d’Italia ed elaborati dallo stesso Ciset.
«Già i dati sugli arrivi e le presenze turistiche avevano indicato il 2016 come un anno di record per il Veneto – è il commento di Federico Caner, assessore regionale al turismo – e ora, a rafforzare i primati della nostra regione in ambito nazionale e a proiettarla come una delle realtà turisticamente più importanti a livello internazionale è questa autorevole elaborazione sui dati economici relativi alla spesa turistica, che parlano di una crescita delle entrate dell’intero settore regionale ma anche dei diversi comparti, da quelli balneare e lacuale a quello termale, da quello montano a quello delle città d’arte, lasciando peraltro intravvedere ulteriori margini di sviluppo per tematismi e prodotti turistici, come quello legato all’offerta enogastronomica o alla scoperta di mete luoghi di visita meno celebrati ma non meno affascinanti, che devono ancora esprimere molto del loro potenziale».