Bpvi e Veneto Banca, niente bail-in. I sindacati: no ai licenziamenti
Niente bail-in per Popolare di Vicenza e Veneto Banca: a confermarlo è stato direttamente il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, dopo aver incontrato i vertici a Roma giovedì 25 maggio. «Ci sono le procedure europee su cui stiamo lavorando. Le ipotesi sono chiare» ha poi aggiunto sempre a proposito degli istituti veneti.E ancora: «Non c’è nessun problema di liquidità. Serve un monitoraggio continuo sulla situazione e noi contiamo di arrivare a una soluzione consolidata in tempi brevi».
La preoccupazione dei lavoratori
A proposito invece della fumata nera arrivata da Bruxelles (è stato l’ennesimo passaggio sul salvataggio delle venete) sono intervenuti i rappresentanti dei lavoratori: «È tempo di dire basta a chi a Bruxelles pensa di risolvere le difficoltà delle due banche facendole pagare alle lavoratrici e ai lavoratori, insieme ai risparmiatori e all’Italia – scrivono in una nota congiunta Cgil, Cisl, Uil e Ugl -, i dipendenti delle banche in questi anni hanno già pagato con pesanti sacrifici il prezzo delle difficoltà delle loro aziende e adesso è tempo di avere certezze e sicurezze occupazionali per il futuro .Per questo chiediamo al Presidente del Consiglio Gentiloni e al Ministro Padoan di intervenire con tutto il peso e l’autorevolezza del Governo dicendo in modo chiaro e inequivocabile che l’occupazione non può essere ulteriormente penalizzata.
«No ai licenziamenti»
La via da percorrere oggi per rilanciare le due banche – suggeriscono i sindacati – consiste non certo nell’impoverimento degli organici, indispensabili al funzionamento delle aziende, ma nell’intervento pubblico di ricapitalizzazione precauzionale da coordinare con una modalità di cessione degli npl diversa da quella penalizzante per il bilancio delle banche e per il territorio che dall’Europa si vuole imporre.Non si pensi di accettare soluzioni che, per accontentare l’Europa, prefigurino licenziamenti: sarebbe un suicidio per l’intero sistema».