Padova è ufficialmente una "Città che legge"
Festival, biblioteche, librerie, attività di promozione della lettura, in particolare verso le giovani generazioni: sono questi i requisiti che hanno permesso a Padova di fregiarsi del titolo di “Città che legge“. Il riconoscimento, giunto nei giorni scorsi dal Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo d’intesa con l’Anci (l’associazione dei Comuni italiani), vuole sostenere la crescita socio-culturale attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.
Padova entra così nell’elenco dei 363 Comuni – tra paesi, cittadine e capoluoghi – selezionati tra gli oltre 500 candidati per l’attribuzione della qualifica, che consentirà di ottenere finanziamenti per nuove iniziative di promozione culturale.
Tra gli elementi che hanno permesso a Padova di vedersi assegnato il titolo di “Città che legge” vi sono i festival La Fiera delle Parole – nonostante lo “sfratto” deciso dall’amministrazione Bitonci nel 2016 – e Da giovani promesse…, il principale appuntamento italiano dedicato alla narrativa emergente, nato nel 2012 e curato da Francesco Pasquale per l’Ufficio Progetto Giovani dell’assessorato comunale alle Politiche giovanili.