Voucher aboliti, Coldiretti Veneto: «Nuovi strumenti per il lavoro stagionale»

Dopo l’abolizione dei voucher, decisa dal Consiglio dei ministri venerdì 17 marzo 2017, Coldiretti Veneto chiede che il governo provveda ad istituire immediatamente uno strumento ad hoc che sostituisca i “buoni lavoro”, per rispondere alle esigenze del lavoro stagionale in agricoltura.

«Il Veneto sull’argomento è stato molto performante – commenta la Coldiretti regionale – passando da 1200 buoni iniziali fino ai 622 mila dello scorso anno. Un andamento non indifferente per quanto concerne l’agricoltura che in nove anni ha visto quintuplicare le richieste da parte delle imprese».

«L’agricoltura nell’attività di preparazione dei terreni, di semine e trapianto di raccolta di ortaggi, frutta e uva è condizionata dagli andamenti climatici sempre più imprevedibili ed ha bisogno – aggiunge l’associazione degli agricoltori – di strumenti che tengano conto di queste caratteristiche. Con la cancellazione dei voucher si mettono a rischio le produzioni agricole e si perdono opportunità di lavoro nei campi per integrare il proprio reddito 50mila giovani studenti, pensionati e cassa integrati impiegati esclusivamente in attività stagionali che in agricoltura ne sono gli unici possibili beneficiari».

«Si perde uno strumento che – conclude la Coldiretti – ha consentito nel tempo di coniugare gli interessi dell’azienda agricola per il basso livello di burocrazia con la domanda di lavoro di giovani studenti e pensionati in cerca di un reddito occasionale da percepire in forma corretta».

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