Regione Veneto, tagli per 27 società partecipate indirette

La Regione Veneto taglia le società partecipate. O meglio, si libera di tante piccole partecipazioni indirette e accelera sulle liquidazioni già in corso, mentre per le strategiche, quelle che gestiscono fondi e infrastrutture, cambia poco. La manovra è stata approvata dalla giunta regionale il 28 marzo 2017, con una delibera presentata formalmente dal vicepresidente Gianluca Forcolin.

Un piano di razionalizzazione che prevede la liquidazione della quota in College Valmarana Morosini Srl (società in liquidazione dal 15 novembre 2015, di cui la Regione ha il 18,18%) nata per gestire un hotel nella villa che ospita la Fondazione Cuoa ad Altavilla Vicentina, e la dismissione di Fines Spa (“Società finanziaria di promozione della cooperazione economica con i Paesi dell’Est europeo”, partecipata al 14,868%) e di Veneto Promozione Scpa (50%).

Inoltre si prevede di chiudere la fase di liquidazione di Società Veneziana Edilizia Canalgrande Spa (100%) e di Veneto Nanotech Scpa (in procedura di concordato, quota regionale pari al 76,67%).

Confermate le 8 partecipate maggiori

Rocca di Monselice Srl (50%) sarà incorporata in Immobiliare Marco Polo Srl. Per altre 8 società a partecipazione diretta della Regione Veneto, si manterranno invece le partecipazioni, monitorando gli equilibri economico-finanziari.

Si tratta in sostanza di una conferma delle principali società gestite dall’ente: Autovie Venete Spa (4,83%), Concessioni Autostradali Venete Spa (50%), Immobiliare Marco Polo Srl (100%), Sistemi Territoriali Spa (99,83%), Veneto Acque Spa (100%), Veneto Innovazione Spa (100%), Veneto Strade Spa (30%), Veneto Sviluppo Spa (51%).

Si mantiene anche la piccola quota (0,16%) in Veronafiere Spa, trasformata da Ente in società per azioni dal 1° febbraio 2017.

Dismissione per 27 partecipazioni indirette

A proposito di quest’ultima: proprio Veneto Sviluppo, alla cui testa è appena approdato il nuovo presidente Fabrizio Spagna, è protagonista dei tagli. Che toccano anche le partecipate di Veneto Innovazione.

Il piano riguarda in questo caso il capitolo delle società a partecipazione indiretta della Regione: dismissione di 27 società di cui 11 in capo a Veneto Sviluppo Spa; conclusione della fase di liquidazione per 4 società; conclusione della procedura fallimentare o concorsuale per 8 società (di cui 7 in capo a Veneto Sviluppo Spa).

Rimane la partecipazione indiretta in 20 società, di cui 18 in capo a Veneto Sviluppo Spa, «monitorando gli equilibri economico-finanziari».

Veneto Innovazione, le società che chiudono

Saranno dismesse 4 società partecipate da Veneto Innovazione: Certottica ScarlPolitecnico Calzaturiero Scarl, Thetis SpaParco Scientifico e Tecnologico Galileo Scarl (che da poco ha annunciato un piano rilancio).

Sarà chiusa la fase di liquidazione di 4 società: Promomarghera SpaVI Holding SrlConsorzio Distretto Veneto Beni CulturaliVeneto Nanotech Scpa. Sarà conclusa la procedura concorsuale in Parco Scientifico e Tecnologico di Venezia Scarl.

Zaia: «Anticipata la legge Madia»

«Ecco servita la cura dimagrante, addirittura in anticipo rispetto ai tempi – commenta il presidente della Regione Luca Zaia –, che il decreto correttivo alla legge Madia, adesso in corso di ultimazione, dovrebbe procrastinare al 30 giugno o addirittura al 30 settembre. Legge contro la quale abbiamo ricorso e vinto, senza però smettere di lavorare a quelle disposizioni, pur se complicate e dalla scarsa efficacia, perché abbiamo un forte senso delle Istituzioni. Anche perché noi il problema delle dismissioni ce lo poniamo dal 2010. E se cominciano a vedersi dei risultati è soltanto per questo motivo».

«Così – aggiunge Zaia – non solo aggiorniamo i processi di razionalizzazione avviati in questi anni, ma prevediamo ulteriori processi, già avviati o da avviare, per rispettare il Collegato alla Legge di Stabilità regionale 2017 in materia di partecipazioni societarie regionali».

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