Veneto e Trentino, al "confine" niente più neve sulla strada. Polemica social
Il confine invisibile fra Veneto e Trentino continua a far discutere: in primo piano uno strato di neve neve in piena carreggiata che rende pericolosa la circolazione per le auto, pochi metri più in là invece una strada sgombra e pienamente agibile. In mezzo due cartelli: il primo indica la fine del territorio di Arsiè, in provincia di Belluno, il secondo dà il benvenuto nella Provincia autonoma di Trento.
L’ennesima metafora di un’Italia a due velocità – l’efficienza delle regioni e province autonome contro le lentezze di quelle a statuto ordinario – torna a far parlare in Veneto, sollevando l’invidia per i “vicini” trentini, altoatesini e friulani. Un anno fa la “pietra dello scandalo” era stata una foto scattata sulla strada fra Dobbiaco e Cortina.
Quest’anno la foto è invece stata scattata sulla strada provinciale 212 fra Castel Tesino in Trentino e Col Perer, località in comune di Arsiè, in Veneto. A immortalare la disparità di trattamento è il giornalista Roberto Baggio (solo omonimo del “divin codino” campione) che ha pubblicato sulla sua pagina Facebook la foto il 6 febbraio 2017. Oltre mille le condivisioni sotto il laconico commento: «Italia a due velocità. Col Perer: strada innevata in Veneto, perfetta nella parte Trentina».
La polemica è servita, con l’ennesimo episodio dell’annosa (e irrisolta) questione della disparità economica fra i comuni che sorgono ai confini fra le due regioni.