Il futuro del turismo termale, Confindustria fa il punto ad Abano

Il sistema Confindustria sceglie Abano Terme per un confronto con gli operatori padovani e veneti sul futuro del termalismo e le strategie per il rilancio. L’occasione è il convegno “Il futuro dell’albergo termale. Sanità, incentivi al turismo e concessioni minerarie”, organizzato da Federterme-Confindustria, Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Confindustria Veneto e Confindustria Padova che si terrà martedì 21 febbraio, alle ore 10.45 al Centro Congressi Pietro d’Abano (Sala Pietro d’Abano) di Abano Terme (Largo Marconi, 16).

I lavori saranno aperti da Riccardo Ruggiero presidente Sezione Terme e Turismo Confindustria Padova. Su terme e sanità, dal rinnovo dell’accordo nazionale tariffario alla ricerca scientifica, interverranno il presidente nazionale di Federterme-Confindustria Costanzo Jannotti Pecci, Domenico Mantoan direttore generale Area Sanità e Sociale Regione Veneto, Gianni Gottardo consigliere Federterme per Confindustria Padova e presidente Consorzio Veneto Acqua e Terme. Seguirà l’intervento di Barbara Casillo direttore Confindustria Alberghi sulle attività per il rilancio del settore, dal contratto di lavoro al credito.

Sul panorama regionale e locale del termalismo si confronteranno Aldo Buja presidente Gestione Unica del Bacino Idrotermale, Riccardo Mortandello sindaco di Montegrotto Terme, Italo Candoni vice direttore Confindustria Veneto.

Il termalismo conta 380 stabilimenti in 19 Regioni, 3 miliardi di fatturato diretto e indotto e 65mila addetti, 15 milioni di prestazioni erogate a carico del servizio sanitario nazionale. Il Bacino Euganeo (Abano, Montegrotto, Galzignano, Battaglia, Teolo) è la più grande area termale d’Europa: 107 hotel, di cui 90 con terme all’interno, 240 piscine termali, circa 4.600 addetti (6,9% del totale nazionale) oltre 17 mila posti letto, 3 milioni di presenze nel 2015.

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