La mostra dei dinosauri a Padova chiude con numeri record
La mostra “Dinosauri. Giganti dall’Argentina” chiude a Padova con 168mila 904 visitatori in 141 giorni di apertura, conclusi domenica 26 febbraio, al Centro culturale Altinate San Gaetano. La mostra, prodotta dal Comune di Padova con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, sarebbe la più visitata di sempre nella città del Santo, ed è rimasta per settimane nella top ten delle più visitate in Italia dall’ottobre 2016 al febbraio 2017. Ora si trasferirà a Milano, dove sarà ospitata dal 22 marzo al 9 luglio al Mudec-Museo delle Culture.
Organizzata dal Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche del Comune di Padova, da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, Contemporanea Progetti e Cubo, società autrici anche del progetto espositivo, la mostra è stata realizzata in collaborazione con il sistema dei musei pubblici di paleontologia argentini ed il Conicet (CNR argentino), con la supervisione di Edgardo J. Romero, del Museo Argentino de Ciencias Naturales Bernardino Rivadavia e si è avvalsa per l’Italia della voce di Guido Barbujani, professore di genetica all’Università degli Studi di Ferrara.
La mostra ha ottenuto il riconoscimento della Marca Paìs del Governo dell’Argentina e i patrocini del Consolato Generale e Centro di Promozione della Repubblica Argentina a Milano e della Regione del Veneto.
Le collaborazioni sono state garanzia della scientificità della mostra, una delle più importanti mostre scientifiche sull’evoluzione dei dinosauri,150 milioni di anni di storia naturale narrati attraverso reperti e copie accuratissime da un territorio paleontologicamente ricco come l’Argentina e mai esposti nel nostro Paese.
La sinergia con l’Università di Padova, che ha dato il patrocinio alla mostra e offerto la collaborazione scientifica del Dipartimento di Geoscienze e del Centro di Ateneo per i Musei per le attività didattiche e di divulgazione, ha permesso anche di aprire al pubblico il Museo di Geologia e Paleontologia con sede a Palazzo Cavalli: 15.835 visitatori hanno potuto ammirare questo prezioso scrigno che conserva decine di migliaia di fossili provenienti non solo dal Triveneto, ma anche da varie località di tutto il mondo. Il museo è famoso soprattutto per la sezione di Paleobotanica, nota come “Sala delle Palme”, che deve il nome alle decine di magnifiche palme fossili del Veneto qui esposte.
Il successo di pubblico è stato decretato anche dalle famiglie e dalle scuole, la cui affluenza è stata favorita da un’attenta politica di prezzi: in percentuale il secondo biglietto più venduto dopo quello individuale (47%), è stato il biglietto famiglia (35%) .
Le famiglie hanno affollato la mostra soprattutto nei fine settimana; i più visitati sono stati quelli di febbraio: 11 / 12 – 7.140 visitatori, 18/19 – 7.248 visitatori; la domenica il pubblico ha avuto la possibilità di vedere anche i film e i documentari proiettati nella rassegna cinematografica a tema, che ha totalizzato 800 spettatori.
Hanno visitato la mostra 1.080 classi di 450 scuole, che hanno potuto usufruire delle attività a loro dedicate: le visite guidate e i laboratori realizzati sono stati 499. Per presentare agli insegnanti la mostra e le attività collegate, sono stati realizzati 3 open day, che hanno coinvolto 200 insegnanti.