A4, Abertis vuole le quote di comuni e province: 300 euro ad azione

In Veneto e in Lombardia scoppia il caso Abertis. Come scrive la stampa locale la società spagnola – che attraverso la controllata Re.Consult Infrastrutture spa dal settembre 2016 già la maggioranza delle quote di A4 Holding che gestisce pedaggi e investimenti delle autostrade Brescia-Padova e Valdastico – ha presentato un’offerta di acquisto ai soci pubblici una proposta per rilevare tutte le loro azioni ordinarie al prezzo di 300 euro  l’una.

Quando acquisirono il 51% della società da Intesa San Paolo, Astaldi e dalla famiglia Tabacchi, gli spagnoli pagarono 594 milioni, che rapportato al totale del gruppo porta la stima del suo valore a 1 miliardo e 150 milioni, pari a circa 620 euro ad azione. Cioè oltre il doppio di quanto ora viene offerto agli enti pubblici, i quali però, visti i magrissimi bilanci con cui devono fare i conti, potrebbero essere molto tentato dalla proposta.

A4 Holding, quanto guadagnerebbero gli enti pubblici

Ma quali sono gli enti pubblici veneti azionisti di A4 Holding? Nel complesso, controllano il 32,23% delle quote azionarie.

A Verona la Provincia ha il 4,2308%, il Comune il 4,6480%, la Camera di commercio il 1,5042%. In totale sono 192.597 azioni, pari a 57 milioni 779mila 100 euro nel caso gli enti accettassero l’offerta di Abertis.

A Vicenza la Provincia detiene il 7,4373%, il Comune lo 0,2426%, la Camera di commercio il 1,0701%. In tutto 162.306 azioni, pari a un guadagno possibile di 48 milioni 691mila 800 euro.

A Padova la Camera di commercio detiene l’1,3500% delle quote, con 25.042 azioni, che vendute a 300 euro l’una porterebbero in cassa 7 milioni 512mila 600 euro.

C’è poi Venezia con lo 0,0809% della Provincia e l’1,1794% della Camera di commercio. Totale: 23.377 azioni, per un ipotetico guadagno di 7 milioni 13mila 100 euro.

Fra gli enti lombardi, troviamo Milano (Parcam srl allo 0,4752%, Provincia e Camera di commercio con un simbolico 0,0001%), Bergamo (3,9256% fra Comune, Provincia e Camera di commercio) e Brescia (6,0828% fra Provincia e Camera di commercio).

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