Cia, sedi aperte e consulenza gratuita il 3 dicembre
La Cia, confederazione italiana degli agricoltori, organizza per la prima volta in Veneto una giornata di “porte aperte” mettendo a disposizione di lavoratori, pensionati, disoccupati, studenti, famiglie, informazioni e prestazioni in ambito fiscale, previdenziale e assistenziale. La prima edizione di “Incontriamoci…. Porte Aperte ai Cittadini” è in programma sabato 3 dicembre 2016 dalle 9.00 alle 12.00.
Queste le sedi aperte. In provincia di Treviso: sede provinciale; Belluno: sede provinciale, Mel, Feltre; Verona: Porto di Legnago, Caldiero, Valeggio sul Mincio; Rovigo: sede provinciale, Porto Tolle; Vicenza: Arzignano, Noventa Vicentina, Thiene; Venezia: San Stino di Livenza, Camponogara, Noale, Cavarzere, Marghera, Jesolo; Padova: sede provinciale, Conselve, Camposampiero, Cittadella, Este, Piove di Sacco, Montagnana.
L’appuntamento rappresenta un ulteriore passo del Caf, del Patronato Inac e dell’Associazione Pensionati della Cia per aprirsi alla società con servizi fiscali, previdenziali e informativi a misura di cittadino e per rispondere alle migliaia di quesiti che vanno ben oltre il semplice adempimento o disbrigo di una pratica e che si traduce in una consulenza professionale che comprende tutte le opportunità, spesso sconosciute, che le norme offrono ai cittadini.
“Incontriamoci…. Porte Aperte ai Cittadini” sarà anche l’occasione per informare la cittadinanza dei nuovi servizi che il Sistema dei Servizi alla Persona della Cia del Veneto intende offrire ai propri utenti, quali: successioni, buste paga e servizi Colf-Badanti, affitti e locazioni immobili
«Ogni utente – spiega il responsabile regionale dei Servizi alla Persona della Cia del Veneto Laura Ravagnan – prima ancora che consumatore è un contribuente, e in quanto tale ha il bisogno e il diritto di un Centro Polifunzionale dei Servizi che lo aiuti materialmente a districarsi tra le numerose incombenze burocratiche fiscali, previdenziali e assistenziali dalla presentazione dei Modelli 730 e Isee a tutte le pratiche pensionistiche. Pensiamo ad esempio quant’è difficile leggere l’estratto contributivo che l’Inps ha inviato con la busta arancione, per non parlare della difficoltà delle famiglie ad accedere ai servizi socio assistenziali quando in famiglia c’è un anziano o un disabile».