TEDxPadova il 21 dicembre al Pedrocchi coi partner SID e Cimba
Il SID (Scuola Italiana Design) di Padova e la Business School americana Cimba di Paderno del Grappa (Treviso) sono i nuovi partner che si sono aggiunti alla già ampia famiglia del TEDxPadova. Il format TEDx, che si occupa di conferenze che riguardano l’innovazione e – per loro stessa definizione – di “idee che vale la pena diffondere” – , è una realtà in grossa espansione. Tanto per capirsi quella del prossimo maggio 2017 sarà la quarta edizione padovana con numeri più che triplicati negli anni: dai 200 spettatori della prima edizione del 2014 ai più di 700 dell’ultima nel 2016. Per questo successo il TEDxPadova – creatura nata dall’idea di Carlo Pasqualetto – recentemente è stato anche premiato a San Francisco dalla casa madre ‘TED Global’ con il riconoscimento di essere il migliore a livello italiano.
«Siamo felici per questa premiazione da San Francisco e per le nostre nuove partnership con SID e Cimba – spiega Martina Paccagnella, event manager di TEDxPadova -. Da quest’anno il nostro format è un po’ diverso e prevede un TEDx che si svilupperà in più momenti. Il prossimo sarà il 21 dicembre in Sala Rossini al Caffè Pedrocchi di Padova con nuovi talk, aperitivo, cena e musica per la festa di Natale di TED e sarà l’occasione per presentare ufficialmente l’appuntamento di maggio e per mostrare il lavoro svolto con i ragazzi del SID per la parte grafica e di design».
Non è infatti stato ancora svelato al pubblico il tema del prossimo TEDxPadova, sul quale i giovani designer del SID hanno lavorato nelle giornate del 4 e del 5 novembre ospitati proprio nella sede del Cimba: «Per noi è stata una preziosa collaborazione aver lavorato con i loro 30 migliori studenti – continua Paccagnella –, è nato un concept innovativo che utilizzeremo nel suo sviluppo sia online per il sito e i canali social, sia offline per la scenografia e l’allestimento del teatro Verdi e per gli spazi aperti ‘Innovation Hall’ che saranno sparsi per tutta la città in occasione dell’evento di maggio».
Luca Perin