Masaaki Imai a Verona, ecco le Pmi venete che hanno ascoltato il guru Kaizen

Sono arrivati in 300 da tutta Italia all’evento con il fondatore di Kaizen Institute globale Masaaki Imai, a Pescantina, in provincia di Verona, l’8 novembre 2016. Imprenditori, manager, professionisti che hanno puntato sul miglioramento continuo per ottenere risultati concreti: eliminare gli sprechi, rendere più efficienti le linee di produzione, tagliare le giacenze in magazzino. Senza ricette predeterminate ma con un costante lavoro di analisi, proposte di miglioramento e verifica che coinvolge tutti, dagli operatori di linea al management.

Un modello che non vale solo per le grandi aziende ma sa adattarsi al modello tipicamente veneto delle Pmi: «Piccole e medie imprese – è il messaggio di Masaaki Imai nella sua lectio magistralis – dovrebbero avere molte più possibilità di successo grazie alla loro struttura interna e all’allineamento più veloce in ogni area dell’azienda. L’introduzione della Lean in azienda ha bisogno di essere sostenuta dallo spirito Kaizen, altrimenti si bloccherà molto presto».

Ad ascoltarlo, nella platea di villa Quaranta, decine di esponenti di imprese veronesi come Mondial Forni, del veneziano come Acqua Minerale San Bendetto (Scorzè) e Manifacture de Souliers Louis Vuitton (Fiesso d’Artico), trevigiane come Meteor (Mareno di Piave), Anodica Trevigiana (Codognè), Bocon surgelati (Pieve di Soligo), Conte & Cervi Commarcialisti Associati (Castelfranco Veneto), vicentine come Polidoro (Schio), Esmach (Grisignano di Zocco), Caron A&D (Pianezze), Centro Produttività Veneto (Vicenza).

Alla Dab Pumps di Mestrino (Padova), leader nel settore della movimentazione dell’acqua delle elettropompe idrauliche, il miglioramento continuo si è diffuso in tutte le aree dell’azienda con un aumento della produttività del 20%. E alla Geox di Montebelluna (Treviso) il Kaizen 2.0 ha portato a inventare il “consumer centric design”, e cioè a disegnare la nuova linea di calzature e vestiti per i mercati del nord Europa a partire dalle esigenze dei consumatori raccolte sul campo.

Uno spaccato di Nordest che cerca non solo più efficienza ma un cambiamento culturale, che investe i processi decisionali: la “tecnologia del cambiamento” Kaizen serve anche per ripensare alla radice la progettazione dei prodotti, riposizionarsi sul mercato, ampliare la gamma dell’offerta. Si definisce un “Kaizen Guy” Pierluigi Tosato, il manager veronese oggi Ceo di Deoleo, il più grande gruppo mondiale nel mercato degli oli d’oliva, che ha presentato il suo libro Samurai Manager (Guerini Next).

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