Nasce l'associazione degli appartamenti turistici in affitto
Nel settore della ricettività turistica sempre più rivoluzionato da nuove formule, tecnologie e deregolamentazione, nasce un nuovo soggetto per rappresentare i professionisti che lavorano nel settore degli affitti ad uso turistico di appartamenti. Propoerty Managers, questo il nome della nuova associazione, si vuole differenziare dal mondo dei portali online come Airbnb e Booking.com, oggetto dei frequenti strali degli albergatori “tradizionali”. E chiede di introdurre regole e tasse per regolarizzare le situazioni “di confine”, anche con una flat tax.
«Il vuoto legislativo – dice Massimiliano Piarulli, amministratore delegato di MyPlace e consigliere e rappresentante per il Veneto della nuova associazione – ha paradossalmente creato opportunità, con internet ha assecondato il fenomeno della disintermediazione, ma la tendenza è sfuggita di mano, determinando una non sana competizione e molta confusione nel settore. Property Managers Italia è indipendente. In merito al recente emendamento relativo al prevedere che portali on-line e gestori (come quelli di cui si forma la nostra associazione) si facciano da sostituti di imposta per una flat-tax e per la tassa di soggiorno da trattenere alla fonte, siamo favorevoli. Infatti, nonostante costituisca per noi Property Managers una responsabilità e un onore ulteriore, e nonostante l’emendamento si possa migliorare e correggere su alcuni aspetti, riteniamo che portali on line e gestori (come noi), facendoci da sostituti d’imposta per una flat tax e per la tassa di soggiorno, potrebbero agevolare e semplificare gli adempimenti per i cittadini, portare gettito allo Stato ed ai Comuni e soprattutto permettere che questo settore si sviluppi in totale trasparenza e con regole chiare».
Property Managers pro registro unico degli affitti turistici
L’associazione è favorevole anche alla creazione di un registro unico, per tracciare gli operatori sia professionali che per tutte le tipologie di proprietà e per tutti i tipi di gestione. Si stima che in Italia siano ogni anno affittate per uso turistico o soggiorni di lavoro di breve, media e lunga durata mezzo milione di proprietà per un fatturato potenziale di 3,5 miliardi di euro.
«Le locazioni a uso turistico – afferma il presidente della nuova associazione Stefano Bettanin, amministratore di Rentopolis – possono essere il volano del turismo e quindi dell’economia del Paese. Daremo il nostro contributo, da un lato per uniformare la regolamentazione a livello nazionale e semplificare la normativa fiscale, dall’altro per aumentare la qualità del servizio, gli standard, gestire con processi ben delineati tutti i compiti amministrativi e di sicurezza. Uno dei punti fermi della nuova associazione è quello di far diventare tutti i canali distributori e i gestori professionali dei sostituti d’imposta per eliminare ogni dubbio sul pagamento delle tasse da parte dei proprietari».