Volksbank, assemblea per la Spa. Al voto 7mila soci ex Marostica
Banche popolari, ancora un voto pesante e un’assemblea nell’anno delle grandi trasformazioni in Spa (e dei tracolli): tocca all’altoatesina Volksbank, che ha “in pancia” il patrimonio e i soci della vecchia Banca Popolare di Marostica, incorporata il 23 febbraio 2015. Dopo quelli di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca – trasformate in Spa fra proteste e crolli dei valori azionari –, e dopo la fusione fra Banco Popolare e BpM, toccherà dunque ai soci di Volksbank (Banca Popolare dell’Alto Adige) votare il 26 novembre la trasformazione della società cooperativa in società per azioni, come previsto dagli obblighi introdotti dalla legge di riforma delle popolari.
Il 21 ottobre il consiglio di amministrazione ha convocato per quel giorno i soci: l’assemblea si terrà in piazza 1° maggio a Bolzano – un piazzale in zona industriale, nei pressi del casello autostradale di Bolzano Sud – alle 10.30.
All’ordine del giorno ci sono la trasformazione in società per azioni e il diritto di recesso (ma il valore delle azioni che sarà riconosciuto ai soci contrari alla trasformazione in Spa che vorranno venderle non è ancora stato fissato, e sarà pubblicato sul sito della banca nei 15 giorni precedenti all’assemblea), e un aumento di capitale gratuito da 300mila euro mediante emissione di nuove azioni ordinarie Banca Popolare dell’Alto Adige prive del valore nominale.
L’assemblea ordinaria avrà invece ad oggetto la proposta di approvazione di un nuovo regolamento delle assemblee della Banca Popolare dell’Alto Adige, rivisto per tener conto della prevista trasformazione della Banca in società per azioni.
I numeri dei soci chiamati al voto
Al momento dell’incorporazione di Banca Popolare di Marostica, nel 2015, la nuova Volksbak contava 53mila 379 soci. Di questi, 46mila 294 contavano partecipazioni in Volksbank, mentre 7mila 85 erano i vecchi soci della Banca Popolare di Marostica. La quale ha portato in dote anche 61 filiali, diffuse nelle province venete di Vicenza, Padova, Treviso e Venezia, oltre che in Friuli, nella provincia di Pordenone.
Giulio Todescan