Studenti fuori sede, a Padova e Venezia affitti +9%
Brutte notizie per gli studenti fuori sede che in questi giorni di fine estate stanno pensando di prendere in affitto una stanza in vista del prossimo anno accademico. In quasi tutta Italia si registra un aumento dei prezzi, soprattutto per le stanze singole, ma a Venezia e Padova si nota una differenza di +9% rispetto al 2015: nella città lagunare il prezzo medio per una singola è 315 euro e per una doppia 230 euro, mentre nella patria del Santo si spendono 270 euro per una singola e 210 euro per una doppia.
A livello nazionale, gli oltre 850mila studenti fuori sede (dati del Ministero dell’Interno) dovranno spendere, in media, 400 euro per una stanza singola e 280 per un posto letto in doppia. L’Ufficio Studi di Immobiliare.it ha condotto un’indagine sul mercato della locazione per gli universitari: dall’analisi dell’offerta di stanze nelle 14 città italiane con la maggior presenza di studenti fuori sede, i prezzi medi richiesti ad agosto 2016 sono cresciuti del 4% per le stanze singole e del 2% per i posti letto in doppia.
È sempre Milano la città in cui costano di più sia una stanza singola (510 euro, cifra che supera del 28% il dato nazionale e del 5% il valore 2015) sia un semplice posto letto in doppia (345 euro, +2% rispetto al 2015). Seconda nella classifica è Roma (440 euro al mese per una singola, 300 per un posto letto in doppia). Terzo posto tra le città universitarie con i prezzi degli affitti più salati per Firenze, in controtendenza rispetto alla situazione nazionale perché i prezzi scendono del 4% per la stanza singola (355 euro) e addirittura del 9% per la doppia (250 euro).
I padroni di casa preferiscono gli studenti fuori sede ai lavoratori
Le differenze di prezzo sono determinate dall’offerta nelle varie città (al Sud per esempio si spende meno) e dalle zone (le aree più vicine al centro sono molto più care). I giovani lavoratori under 35, precari e non, alla ricerca di una stanza – e non un intero appartamento – sono praticamente obbligati e cercare una sistemazione in condivisione, un’esigenza legata ai bassi salari e alle incertezze della precarietà. «Il mercato delle stanze in affitto sembra non conoscere crisi – ha dichiarato Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it – e lo dimostra la crescita media dei canoni locativi. Dall’analisi degli annunci presenti sul portale abbiamo rilevato un interesse maggiore, da parte dei proprietari, per gli studenti rispetto ai lavoratori: la possibilità di optare per canoni concordati, i vantaggi fiscali e, non ultima, la “garanzia” dello stipendio dei genitori rendono questa utenza ben più appetibile e “sicura” rispetto ai giovani lavoratori».
Di seguito i prezzi medi richiesti nelle 14 città analizzate per l’affitto mensile di una stanza singola e di un posto letto in doppia. I prezzi comprendono generalmente le spese condominiali, non le utenze.
Rebecca Travaglini