Abbandonano il lavoro per riaprire un albergo storico a Lamon: l'avventura di 2 ragazzi padovani

A volte riaprono. E così venerdì 15 luglio lo storico albergo – ristorante Stella d’Oro a Lamon, a ridosso della piazza centrale, riaprirà i battenti. Dopo alcuni anni di chiusura la struttura, che ha ospitato nel corso dei decenni tantissime persone (era una delle mete preferite, ad esempio, del presentatore Enzo Tortora, che per anni ha scelto Lamon per le vacanze), è pronta a ripartire. Ammodernata, ma con uno sguardo sempre attento alla tradizione.

La nuova vita dell’albergo – ristorante, un due stelle a 14 stanze con terrazza, bar e sala da pranzo, è la storia dell’intuizione e del coraggio di due ragazzi, entrambi cresciuti nella cintura padovana, a Mestrino, ma già di fatto legati alla terra del fagiolo. Due giovani che hanno abbandonato le loro professioni per inseguire un sogno: riaprire la struttura della quale si erano innamorati, a prima vista, durante una visita a Lamon.

Cristopher Scalabrini, 28 anni, il cuoco, ha la madre originaria di Arina ed entrambi i genitori che da qualche tempo ci vivono impegnati nella coltivazione del famoso fagiolo di Lamon igp e nell’allevamento della “fea de Lamon”, razza autoctona in via di ripopolamento. Spinto dal desiderio di ricongiungersi ai familiari nel paese che più gli è caro, ha coinvolto Francesco Griffante, 33 anni, ad intraprendere questa avventura. Francesco, pur giovane, ha già esperienza da vendere nel campo: da 10 anni è impegnato nella gestione delle strutture ricettive “Casa a Colori” a Padova e nel veneziano, a Dolo. Da qualche mese i due giovani si sono trasferiti nell’albergo e, aiutati da amici e familiari, si sono impegnati per rimettere lo Stella d’Oro a servizio della comunità lamonese e dei tanti visitatori che attraversano Lamon.

Uno spirito giovane ma anche una grande attenzione alle radici: la proprietaria che per tanti anni ha gestito lo Stella d’Oro, Luciana Facchin, li affianca e li sostiene dal primo giorno con entusiasmo. Il ristorante proporrà un menù a la carta composto prevalentemente dai piatti della tradizione Lamonese: la pasta e fagioli, il pendolon, la Carn de Fea Nfurmigaa, il Formai Frit. Non mancherà poi una scelta di piatti giorno con una proposta di menù fisso a pranzo. Le porte della struttura di via Roma 7, apriranno al pubblico venerdì 15 luglio alle ore 18. Nella pagina facebook della struttura è possibile ripercorrere alcune delle tappe che hanno portato alla realizzazione di questo sogno.

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